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Tutti i tipi di tiro nel basket

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Mrs Hope
view post Posted on 20/1/2016, 18:28     +1   +1   -1




Cosa è il tiro?
Premesso che lo scopo di questa rubrica non è quello di spiegare i movimenti precisi del corpo nell’effettuare i vari fondamentali (operazione che necessiterebbe una adeguata spiegazione pratica sul campo e palla in mano), mi limiterò a spiegare solo teoricamente cosa rappresenti il tiro nella pallacanestro.
Il tiro è il fondamentale principale di qualsiasi schema d’attacco. E’ il solo movimento che permette ad una squadra di accumulare punti e quindi di vincere le partite.

Quanti tipi di tiro esistono?
Esistono fondamentalmente tre tipi di tiro, ciascuno dei quali comporta l’assegnazione di punteggi differenti, dovremo parlare quindi del tiro da 1 punto, del tiro da 2 punti e del tiro da 3 punti.
Il tiro da 1 punto: di questo tipo di tiro in realtà ne abbiamo già ampiamente parlato, corrisponde infatti al tiro libero (che è l’unico tipo di tiro che assegna un punteggio pari ad 1 punto);
Il tiro da 2 punti: questo tipo di tiro, meriterà una trattazione ben più ampia, corrisponde infatti ad una gamma di tiri tutti effettuati in azione (e quindi non a cronometro fermo), e ne vedremo tutte (o quasi) le possibili varianti;
Il tiro da 3 punti: analogamente al tiro da due punti, è un tiro effettuato in azione, la sola differenza con il precedente tipo è che deve per forza essere effettuato al di là della linea da tre punti che si trova alla distanza di 6 metri e 75 cm dal canestro.

Il tiro da 2 punti
Come detto è un tiro in azione che può essere effettuato da qualsiasi parte del campo, ma sempre all’interno della semicirconferenza della metà campo di attacco di una squadra delimitata dalla linea da tre punti.
Esistono differenti modalità di tiro, il cui canestro assegna un punteggio pari a due punti, le principali varietà sono: il terzo tempo, il tiro piazzato, il tiro in sospensione, il gancio, il tap-in ed, infine, la schiacciata.

Il terzo tempo
E’ il fondamentale principe della pallacanestro, è una delle prime cose che ciascun istruttore di minibasket insegna ai suoi piccoli giocatori. Consiste in un tiro in corsa, diviso appunto in tre tempi in cui il primo ed il secondo corrispondono a due passi senza palleggio, il terzo tempo invece corrisponde ad un salto durante il quale viene appoggiata la palla a canestro prima di ricadere a terra (evitando quindi un’infrazione). I passi che compongono il movimento cambiano in base al lato dal quale viene effettuato il terzo tempo, infatti se quest’ultimo viene effettuato da destra, il primo passo senza palleggiare (primo tempo) sarà effettuato portando avanti il piede destro, il secondo passo senza palleggio (secondo tempo) sarà effettuato con il piede sinistro, il conclusivo salto (terzo tempo) avrà come piede d’appoggio proprio il piede sinistro, ed il tiro o meglio l’appoggio a canestro sarà effettuato con la mano destra (appoggio che può essere o al tabellone o direttamente al ferro).

Il tiro piazzato
E’ un tiro molto semplice che viene effettuato o mantenendo i piedi a terra o in altri casi durante la fase ascensionale di un salto. Può essere effettuato o direttamente dopo la ricezione della palla o dopo un’azione di palleggio conclusa con un “arresto” (che può essere ad un tempo, cioè con un semplice salto a due piedi o a due tempi cioè simile ad un terzo tempo che però viene concluso da un tiro piazzato anziché da un appoggio a canestro), ovvero nella classica azione definita di “arresto e tiro”. Il tiro piazzato (così come quello in sospensione), può essere effettuato o mirando direttamente al canestro (tiro al ciuffo) o mirando al tabellone del canestro (tiro di tabella), il primo tipo è quello maggiormente usato soprattutto dai piccoli ovvero dai ruoli esterni (play – guardia – ala piccola), il secondo tipo invece è utilizzato soprattutto dai lunghi, cioè dai giocatori interni che giocano vicino a canestro (ala forte e pivot). Uno dei maestri nel tiro di tabella è proprio Tim Duncan, ala-pivot dei San Antonio Spurs, tiro che lo ha reso immarcabile per molti pari ruolo.

Il tiro in sospensione
E’ un tipo di tiro più complicato del precedente, in quanto richiede la coordinazione di molti più gruppi muscolari, oltre che una maggiore forza. Anche questo tiro può essere effettuato o dopo una semplice ricezione o dopo una serie di palleggi conclusi con un arresto (anche qui ad un tempo o a due tempi). L’ultimo atto di questo tipo tiro differisce da quello piazzato in quanto si svolge completamente in aria (in sospensione appunto). Il tiratore salta, si ferma per qualche decimo di secondo in aria (anche interi secondi nel caso di alcuni atleti/alieni dotati di una esplosività fuori dal comune) e quando si trova nella posizione di massima elevazione, lascia partire la palla, cercando in questo modo di evitare la stoppata del difensore. Ovviamente come detto questo tiro richiede sia una maggiore coordinazione dei muscoli di braccia, gambe ma anche di quelli della parete addominale, sia una maggiore forza muscolare nel tentativo di stare in sospensione per più tempo possibile e di raggiungere una posizione più alta rispetto al difensore. Come detto anche questo può essere o di tabella o al ciuffo.

Il gancio
E’ uno dei tiri più eleganti della pallacanestro, era molto utilizzato negli anni passati, oggi invece essendo la fisicità diventata la caratteristica principale di molti giocatori, si preferisce la schiacciata o comunque altre soluzioni. Questo tipo di tiro richiede una certa dose di tecnica e coordinazione sia di piedi che di mani. E’ un tiro difficilmente stoppabile in quanto l’attaccante interpone il proprio corpo fra la mano che tiene la palla ed il difensore. Viene effettuato soprattutto dai pivot (vicino a canestro) portando in alto la gamba corrispondente al braccio che tiene la palla e distendendo da terra la gamba opposta.
Quando si parla di gancio, non si può non ricordare il mitico Lewis Alcindor meglio noto come Kareem Abdul Jabbar, giocatore NBA degli anni’70/’80 che usava questo tiro con una tale eleganza ed efficienza tale da ribattezzarlo “gancio cielo” (sky hook).

Il tap-in
Più che un tiro si tratta di un appoggio a canestro, una correzione che l’attaccante può effettuare direttamente in aria, durante un rimbalzo prima di ricadere a terra. Molto semplicemente consiste nello spingere la palla dentro il canestro, dopo un tiro sbagliato in uscita dal ferro.

La schiacciata
E’ senza dubbio la modalità più spettacolare di un tiro. Anche se può essere considerata una delle modalità del tiro da due per il fatto che la sua realizzazione assegni due punti, differisce notevolmente da tutte le altre modalità precedentemente descritte tanto da essere classificata come una specialità a se stante e che quindi discuteremo ampiamente in un’intera puntata ad essa dedicata.

Quali sono i principali record relativi al tiro da 2 punti?
• Il record di tiri messi a segno in un’intera partita spetta a Wilt Chamberlain che il 2 Marzo del 1962 ne mise a segno 36;
• Lo stesso Wilt Chamberlain detiene il record di tiri tentati in una sola partita, sempre nel lontano 2 Marzo 1962 quando ne tirò ben 63 (si dice che i suoi compagni di squadra stufi di vederlo giocare da solo, a metà partita preferirono andare a giocare all’X Box, ops, forse ancora non esisteva);
• Sempre Chamberlain detiene altri due record, ovvero il numero di tiri segnati ed il numero di quelli tentati in mezza partita, rispettivamente 22 e 37, ovviamente sempre nella famosa partita del 2 Marzo ’62 (4 piccioni con una sola fava per il buon Wilt);
• Il numero più alto di tiri segnati in un solo quarto spetta invece a David Thompson che il 9 Aprile del 1978, ne mise dentro ben 13;
• Neanche a dirlo il più alto numero di tiri tentati in un solo quarto con 21 appartiene al solito Chamberlain (sempre in quella ormai famosa partita del ’62);
• Altro record impressionante indovinate di chi, di Chamberlain? Ebbene si è quello di aver segnato il più alto numero di tiri finendo la gara con zero errori. Il 24 Febbraio del 1967 il caro Wilt ne mise ben 18 su 18, (unico modo per fermarlo? Abbatterlo “forse”);
• Protagonista in negativo di un altro record è invece il signor Tim Hardaway che il 27 Dicembre del 1991, tiro ben 17 volte senza segnare nemmeno una volta.
• Altri due record appartenenti a Wilt Chamberlain riguardano il numero massimo di tiri segnati e tentati in una intera stagione. Nel 1961/1962 Wlt ne segnò ben 1597 su 3159 (50,6%);
• E’ chiaro che erano altri tempi ed il gioco non era lo stesso di oggi, tuttavia l’enorme elenco di record appartenuti da Chamberlain rendono l’idea di che tipo di campione stiamo parlando. A lui appartiene anche il record della più alta percentuale dal campo in un’intera stagione, ben 72,7% (con 426 su 586) nel 1972/1973;
• Per concludere con i record appartenuti da Wilt Chamberlain, diciamo che a lui appartiene anche il numero massimo di tiri messi a segno consecutivamente, fra il 17 ed il 28 Febbraio del 1967 ne segnò ben 35 di fila, impressionante.
• Gli ultimi tre record che riguardano questa specialità sono il numero totale di tiri segnati in carriera, il numero totale di tiri tentati in carriera e la più alta percentuale dal campo in carriera. I primi due spettano ad un altro grandissimo, Kareem Abdul Jabbar che appese le scarpe al chiodo con 15837 tiri segnati su 28307 tiri tentati. Il terzo ed ultimo record spetta ad Artis Gilmore che con 59,9% è il giocatore con la più alta percentuale dal campo in carriera.
• Nella stagione NBA in corso il giocatore che ha segnato più tiri e quello che ne ha tentati di più sono rispettivamente Kobe Bryant con 124 tiri messi a segno e Bryant Kobe con 241 tiri tentati. Quello con la media più elevata è invece DeMarre Carrol con un perfetto 6 su 6 e 100% di media, ma conta poco visto lo scarso numero di tiri, quindi giusto citare LeBron James che con 106 tiri segnati su 181 ed una media di .586 è fra i migliori in questa specialità;
• In Lega A il primo in assoluto per tiri da due segnati è Aubrey Coleman (guardia dell’Angelico Biella) con 88 lo stesso Coleman detiene attualmente anche il record di tiri da due tentati in questa stagione con 176. Il detentore della migliore media dal campo risponde al nome di Andre Smith di Caserta che con 82 su 131 totalizza una media pari al 62,6% che lo porta in testa in questa speciale classifica;
• Il Legadue invece i primi per tiri da due segnati e tentati sono rispettivamente Michele Maggioli della Fileni Jesi (con 90 canestri) e Paul Lester Marigney della Givova Scafati (con 147 tentativi). La migliore media la porta in dote attualmente James Thomas (sempre della Givova Scafati) che con 69 su 97 viaggia con il 71,1% dal campo nel tiro da dentro l’arco.

Il tiro da tre punti...ed i suoi record
Come detto nell’introduzione di tale articolo, il tiro da 3 punti è un tiro su azione che si differenzia dal tiro da due solo per il fatto di essere effettuato dietro la linea dei 6 metri e 75 cm (la linea dei 3 punti). Ovviamente non sono possibili tutte le variabili viste per il tiro da due punti, e le modalità del tiro oltre l’arco si raggruppano solo in due categorie: il tiro piazzato ed il tiro in sospensione.
Per quanto riguarda i record di tale specialità, i principali e degni di mansione sono:

• Il maggior numero di triple messe a segno in una sola gara corrisponde a 12, questo particolare record è detenuto a pari merito da Kobe Bryant (realizzato il 7 Gennaio 2003) e da Donyell Marshall (realizzato il 13 Marzo 2005);
• Il maggior numero di triple tentate in una sola gara corrisponde a 21, fatto registrare il 15 Aprile del 2005 dal piccolo play Demon Stoudamire;
• Il maggior numero di triple realizzate in metà partita è uguale ad 8 ed è un record condiviso da ben 6 giocatori che in ordine cronologico sono Tim Thomas (nel 2001), Michael Redd (nel 2002), Ray Allen (nel 2002), Kobe Bryant (nel 2003), Tracy McGrady (nel 2004), J.R. Smith (per ben due volte, una nel 2008 ed una nel 2011);
• Un record molto interessante spetta invece a Latrell Sprewell e Ben Gordon che con un perfetto 9 su 9 sono gli atleti che hanno fatto registrare il più alto numero di triple in una gara senza alcun errore;
• Il record negativo di triple tentate in una gara senza segnarne neppure una spetta ad Antoine Walker, quando il 17 Dicembre del 2001 chiuse la partita dei suoi Boston contro Philadelphia con un “perfetto”, ops “terrificante” 0 su 11 da oltre l’arco;
• Il record di triple realizzate in un solo quarto spetta al povero Michael Redd che in una partita del 2002 ne realizzò ben 8. Se solo gli infortuni non l’avessero tenuto così tanto lontano dai campi da gioco, probabilmente la sua carriera sarebbe potuta essere ricordata diversamente. Anche se gli anni della gioventù sono ormai alle spalle, sembra che Phoenix voglia dare un’altra chance al vecchio tiratore Redd, probabilmente neanche loro sanno di quale entità potrà essere la mano che Michael potrà dare alla squadra, questa notte comunque è rientrato alla grande mettendo a segno ben 12 punti (con 3 triple su 7 tentativi) e noi facciamo il tifo tutti per lui;
• Impressionante anche il record appartenente a Dana Barros che fra il 1994 ed il 1996 ha fatto segnare 89 partite consecutive con almeno 3 triple realizzate a referto;
• Il record di triple realizzate consecutivamente in partite ufficiali appartiene a Brent Price che nel 1996 ne segnò 13 di fila;
• Il maggior numero di triple segnate in un’intera stagione è di 269, realizzato ovviamente da “He got game” Mr. Ray Allen nella stagione 2005/2006 (269 su 653 con un ottimo 41,2% da oltre l’arco);
• Il maggior numero di triple tentate in una stagione appartiene a George McCloud che nel 1995/1996 ne tirò ben 678 mettendone dentro 257 per un complessivo 37,9% dal campo, non eccellente con Ray Allen ma davvero niente male;
• La più alta percentuale del tiro da tre punti in una stagione è quella fatta registrare da Kyle Korver che nel 2009/2010 chiuse la stagione con 59 su 110 per un complessivo 53,6%. Non so voi ma io non oserei mai scommettere una cena sfidandolo sul parquet;
• Uno dei record più importanti in quanto a triple è sicuramente quello detenuto da Ray Allen, ovvero il maggior numero di triple realizzate in carriera. Se poi il secondo in questa speciale graduatoria si chiama Reggi Miller (che ne ha messe ben 2560 in tutta la sua carriera), capite bene che il record di Allen (2638 fra l’altro ancora migliorabile partita dopo partita) acquista un valore ancora maggiore. Fra i primi 10 in questa classifica ci sono ben 7 giocatori ancora in attività ( Allen 1°, Kidd 3°, Billups 5°, Lewis 7°, Pierce 8°, Terry 9°, Nash 10°) ed uno appena ritirato (Stojakovic 4°), quanto detto fa capire come il tiro da tre punti sia diventata un’arma letale molto usata nella cosiddetta NBA moderna, ovvero negli ultimi 15-20 anni;
• A Ray Allen spetta ovviamente anche il record del maggior numero di triple tentate in carriera, record attualmente fermo a 6595 ma ancora migliorabile vista la buona salute di cui gode Mr. Big Shoot;
• Il giocatore con la più alta percentuale in carriera nel tiro da tre punti è Steve Kerr, play ritiratosi ormai da qualche anno che ha appeso le scarpe al chiodo con un invidiabile .4540%. L’unico a poterlo insidiare sembrerebbe essere Anthony Morrow, guardia attualmente in forza ai New Jersey Nets che lo segue con .4442%. Fra i giocatori in attività spiccano in questa graduatoria Stephen Curry (4° assoluto con .4382%), Jeson Kapono (6° con .4364%), Steve Nash (8° con .4289%), Daniel Gibson (10°assoluto con .4206%);
• Nella stagione NBA in corso il primo per tiri da tre realizzati e tentati risponde al nome di Ryan Anderson ala di Orlando che con 36 triple segnate su 83 tentativi comanda le due specifiche classifiche. La migliore percentuale è in possesso di Nikola Vucevic con 2 triple su altrettanti tentativi per un complessimo 100% da oltre l’arco, ma anche questa volta questo record conta poco visti i due soli tentativi, ben più importante è invece la media del solito Ray Allen che con 27 su 43 e .628% di media è il primo per percentuale fra quelli che contano davvero;
• In Lega A a guidare la speciale classifica di triple realizzate e tentate è Taquan Dean con 47 su 109 ed un ottimo 43,1%. Nicolas Mazzarino con il 54,3% (frutto del 38 su 70 da oltre l’arco) è invece il primo per percentuale nel tiro pesante;
• In Legadue il primo per triple realizzate è la guardia australiana di Piacenza Alan Voskuil che fino ad oggi ha messo a segno ben 56 tiri. Sempre Voskuil comanda la classifica per tiri da tre tentati con 113. La migliore percentuale nel tiro da oltre l’arco spetta invece al nostro Roberto Rullo, italianissimo della Prima Veroli che con 28 su 46 sta viaggiando attualmente al 60,9%, davvero niente male per un giovane come lui.


Tratto da: www.basketlive.it/impara/tecnica/tu...iro-nel-basket/

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 21:34
 
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