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Il dismorfismo sessuale

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view post Posted on 3/8/2015, 08:50     +1   +1   -1
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INTJ, Sigma female

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Per dimorfismo sessuale (dal greco "due forme") s'intende la differenza morfologica fra individui appartenenti alla stessa specie ma di sesso differente.

Queste differenze possono consistere:
- nelle maggiori dimensioni del maschio rispetto alla femmina: questo vale per molti mammiferi (elefante africano, tigri, etc.) e uccelli.
Tuttavia, vi sono animali nei quali avviene l'esatto opposto, ossia le dimensioni della femmina sono maggiori rispetto a quelle del maschio: questo succede in molti insetti, aracnidi, pesci, e anche in alcuni uccelli (falconiformi, dove le differenti dimensioni dei due componenti della coppia ne riducono la competizione per il cibo, poiché cambia la taglia delle prede di ciascuno) e mammiferi (è il caso della iena maculata).

- nella diversa colorazione dei due sessi (dicromatismo sessuale), dove è solitamente il maschio ad essere più colorato della femmina (molti galliformi, uccelli del paradiso), ma vi sono anche casi dove avviene l'esatto contrario (dimorfismo inverso, presente ad esempio in beccacce striate, falaropi etc.).

- nella presenza o assenza in uno dei due sessi di determinate strutture come corna (cervi), zanne (suini), piume allungate e/o colorate, pungiglioni ecc.

- nella presenza o assenza in uno dei due sessi di determinati comportamenti (istinto parentale, aggressività innata etc.).

Spesso, il dimorfismo sessuale conta più di una delle sopracitate caratteristiche: ad esempio, i pavoni maschi hanno dimensioni maggiori delle femmine, sono inoltre più colorati e possiedono lunghe penne ocellate sul codione.


Facendo una breve ricapitolazione:
- in pesci, anfibi e rettili le femmine in genere sono più grandi dei maschi per il fatto che devono contenere un gran numero di uova, poche delle quali porteranno a termine lo sviluppo.
- negli uccelli vi sono diversi tipi di dimorfismo, con vario significato. Nei rapaci le femmine di norma sono più grandi dei maschi, in altri uccelli invece i maschi sono più appariscenti delle femmine e questa differenza si accentua ancora di più nel periodo degli amori, momento in cui si assume la livrea nuziale, aspetto che può condizionare il successo riproduttivo nell’ambito della propria specie.
- nei mammiferi i maschi sono più grossi delle femmine, sia per esigenze di competizione con gli altri maschi che per sottomettere fisicamente le femmine. Esempio molto significativo è tra i Felidi quello del leone (panthera leo), che differisce dalla femmina oltre che per la maggior mole per la folta e vistosa criniera:



Origini del dismorfismo sessuale:
Lo sviluppo del dimorfismo sessuale non è spiegabile in semplici termini evolutivi: fu lo stesso Charles Darwin a introdurre il concetto di "selezione sessuale" nel 1871 per spiegare la presenza di dimorfismo fra maschi e femmine.
Il meccanismo di selezione sessuale si innesca a partire dalla constatazione che molti animali sviluppano caratteristiche la cui funzione non è quella di favorirne la sopravvivenza, ma aiutarli a massimizzare il loro successo riproduttivo.


Utilità:
Il dimorfismo sessuale ha principalmente la funzione di attrarre l'altro sesso: è infatti tipico di animali poligami, dove durante la stagione degli amori i maschi duellano per la conquista di un territorio.
In animali monogami, infatti, viene sacrificata la possibilità di avere progenie più numerosa in favore di uno sforzo congiunto per l'allevamento della prole: essendo il partner fisso, le strutture per la difesa dell'harem divengono inutili.

Tuttavia, sembra che le caratteristiche sviluppate dai maschi per attrarre le femmine li rendano svantaggiati rispetto a queste ultime, poiché a causa dei colori sgargianti sono facilmente localizzabili dai predatori ed a causa delle lunghe penne o degli speroni sono molto più lenti ed impacciati nella fuga: ma allora perché un animale evolve caratteristiche superflue, o peggio dannose? La teoria che si occupa di questa questione è la teoria della disabilità: pare che per un organismo vivente il successo riproduttivo conta più della sopravvivenza dell'individuo, e quindi non è importante che un maschio di fagiano comune viva meno della metà di una femmina della stessa specie, se questo gli permette di lasciare quanta più progenie possibile.


Gli esempi più estremi di dismorfismo sessuale:
In alcuni casi, la differenza fra i due sessi è così accentuata che maschi e femmine furono inizialmente classificati come specie o addirittura in generi differenti: è il caso dell'ecletto e dell'huia.

Nei policheti del genere Osedax e negli Echiura Bonellia viridis, i maschi vivono all'interno delle femmine e non escono mai dallo stadio larvale, fatta eccezione per le gonadi che maturano e producono grandi quantità di spermatozoi: al contrario, nei cirripedi parassiti del genere Sacculina le femmine esistono come struttura reticolata all'interno del loro ospite.

Nella maggior parte delle cocciniglie le femmine mancano degli occhi e delle ali, hanno zampe atrofizzate e vivono permanentemente fissate alla pianta ospite, mentre i maschi hanno dimensioni minori e sono alati.

In alcune specie di rane pescatrici i maschi sono semplici sacchetti di carne senza apparato digerente, che si attaccano alla femmina conducendo una vita parassitica e producendo sperma come unica attività autonoma.
Una situazione simile la si può osservare nel ditiscide Phoreticovelia disparata, dove il maschio si aggancia alla femmina nutrendosi da un'area ghiandolare posta sul dorso della stessa, anche se può vivere autonomamente.


Il dismorfismo sessuale nell'uomo:
Nella specie "Homo sapiens sapiens" (l'uomo) i maschi sono mediamente più pesanti, più robusti e più forti delle femmine, che da parte loro hanno il bacino più largo e più inclinato all'indietro, spalle più strette, una diversa distribuzione del grasso corporeo e voce più acuta.
I maschi inoltre presentano una maggiore quantità di peli, soprattutto sul viso.





articolo tratto per la maggior parte da Wikipedia

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:18
 
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Emmanuel G.
view post Posted on 31/8/2015, 18:57     +1   +1   -1




Nella iena, le femmine hanno i livelli di testosterone così alti che il clitoride è grande come il pene del maschio. In passato si credeva addirittura che fossero ermafrodite. :wacko:








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Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:18
 
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Mrs Hope
view post Posted on 1/9/2015, 08:40     +1   +1   -1




Sì, è vero, le regole del dimorfismo sessuale sono quelle, a grandi linee…ma ovviamente ci sono anche delle eccezioni.
Ad esempio, per quanto riguarda la distinzione dei sessi essa è molto difficile in alcune specie degli agapornis, meglio conosciuti come pappagallini inseparabili: su nove specie in tutto, infatti, solo in tre (vale a dire agapornis canus, agapornis taranta e agapornis pullarius), ci sono differenze evidenti tra il maschio e la femmina! Per le altre sei, le differenze non sono visibili ad occhio, tanto che se si vuole sapere se si ha un pappagallino o una pappagallina bisogna chiedere al veterinario di fare il sessaggio, che può essere molecolare o chirurgico.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:18
 
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2 replies since 3/8/2015, 08:50   397 views
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