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10 cose sorprendenti che non sai sulla bisessualità, e 5 bugie sulla bisessualità alle quali forse stai credendo anche tu

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view post Posted on 24/9/2015, 05:17     +1   -1
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INTJ, Sigma female

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Ieri, 23 settembre, è stata la Giornata Mondiale dell’Orgoglio Bisessuale.

La ricorrenza, nota anche come Bi Visibility Day, ideata da tre attivisti bisessuali (Wendy Curry, Michael Page, Gigi Raven Wilbur) nel 1999, è una giornata che ci spinge a riflettere sulla storia, comunità e cultura bisessuale. Bifobia, bi-inivisibilità e bi-rimozione, nel 2015, sono tutt’altro che sparite. Ecco 10 punti su cui ragionare.


1. Ci sono più bisessuali che gay o lesbiche
Uno studio del 2011 su The Journal of Sexual Medicine ha mostrato che il 3,1% degli intervistati (in un sondaggio nazionale sugli USA) si è definito bisessuale, soltanto il 2,5% gay o lesbica. Altri studi hanno confermato questi dati.

2. Le persone giovani sono più propense a identificarsi come bisessuali rispetto alle anziane
Le ricerche di Lisa Diamond e Ritch Savin-Williams mostrano che le persone sotto i 40, e soprattutto quelle sotto i 30, hanno meno problemi nel riconoscere attrazione per entrambi i sessi.

3. Le donne sono più bisessuali degli uomini (o lo accettano di più)
15 anni fa, le ricerche di Meredith Chivers mostrarono che le donne – indipendentemente dal loro orientamento sessuale – erano più attratte dalla pornografia bisessuale rispetto agli uomini. E analisi recenti hanno mostrato che negli USA il 15% delle adolescenti ha avuto esperienze con persone dello stesso sesso.

4. I bisessuali spaventano gli eterosessuali perché rendono i "confini" più sfumati
Gli eterosessuali spaventati dall’omosessualità si sentono rassicurati dall’idea che esistano due mondi – gay di qua, etero di là. L’idea di un terzo gruppo che stia ai confini li destabilizza.

5. I bisessuali spaventano i gay perché rappresentano la capacità di "nascondersi" dietro al "privilegio etero"
Uno dei pregiudizi bifobici più diffusi sta nel fatto che un bisessuale finirà per “preferire” una vita “normale” al fianco di una persona del sesso opposto: i bisessuali vengono spesso descritti come traditori o persone poco affidabili, che ti spezzeranno il cuore.

6. La bifobia da entrambe le parti indebolisce la comunità bisessuale
La comunità bisessuale è forse la più debole e la più soggetta a pregiudizi all’interno del movimento LGBT.

7. C’è una tremenda pressione a mentire se sei bisessuale
Solo il 23% dei bisessuali fa coming out. E’ molto più facile lasciare che gli altri pensino che sei etero (se stai con una persona del sesso opposto) o omosessuale (nel caso contrario).

8. Questo porta alla bi-invisibilità
La bifobia è la paura irrazionale della bisessualità. La bi-invisibilità, invece, è il negare che i bisessuali esistano o fingere di non vederli. Il problema è che spesso sono i bisessuali stessi a mantenere la bi-invisibilità non facendo coming out.

9. La bi-invisibilità porta alla bi-rimozione
La bi-rimozione è la tendenza a non accettare che la bisessualità possa essere reale. Molte persone ancora oggi pensano che Marlon Brando fosse etero o Rock Hudson gay, nonostante entrambi avessero spesso pubblicamente parlato di attrazione o esperienze sessuali sia con donne sia con uomini.

10. Infine, i bisessuali famosi sono molti più di quelli che immagini!





Vediamo le 5 bugie sulla bisessualità, sfatiamo questi falsi miti!

Si parla spesso di diritti LGBT. Ma anche all’interno della comunità LGBT, la "B" di bisessualità sembra non avere la stessa importanza e meritare gli stessi diritti delle altre lettere. Come mai?

Le persone bisessuali vengono spesso sottovalutate, prese poco sul serio, se non addirittura disprezzate apertamente. Si chiama bifobia, ed è ingiusta proprio come l’omofobia.
Si ritiene che la bisessualità non esista, che sia "una copertura" alla propria omosessualità, una scelta di comodo per vivere una vita di menzogne. Oppure una scusa per essere promiscui e fare sesso con chiunque.
Se anche tu sei vittima di questi pregiudizi, che tu sia omo o etero, dovresti leggere questo articolo in cui proviamo a smontare i 5 più diffusi falsi miti sulla bisessualità.


1. La bisessualità in realtà non esiste: o sei gay, o sei etero, o menti
Questa affermazione è un tantino presuntosa: come possiamo sapere davvero cosa prova una persona e da cosa è attratta? I bisessuali esistono; ma la bisessualità stessa è molto più ampia e sfaccettata di quanto si creda.
Sotto l’ombrello "bisessualità" possono ricadere molte diverse preferenze. Ad esempio, una donna bisex può essere più attratta sentimentalmente dagli uomini, e sessualmente più dalle donne. Altre persone possono essere state bisessuali in una fase della vita e ora essere da anni etero o gay (ma senza escludere che un'attrazione per l’altro sesso possa tornare).

2. La bisessualità è solo una fase prima di ammettere di essere gay o lesbiche
Di sicuro molte persone fanno coming out (anche con se stessi) come bisex prima che come omosessuali. Ma lo stereotipo del bisessuale come persona che attraversa una fase di ricerca, che lo porterà alla fine a essere esclusivamente omosessuale o etero, non solo è ingiusto, ma è anche scientificamente inaccurato.
Molti studi infatti, inclusi quelli famosissimi di Kinsey, hanno da tempo dimostrato che la sessualità umana è fluida: già nel 1948, Kinsey trovò che il 46% degli uomini aveva sperimentato o almeno provato attrazione per entrambi i sessi nel corso della vita adulta. Nella scala Kinsey, tra “esclusivamente omosessuale” e “esclusivamente eterosessuale” c’è un intervallo molto grande, nel quale ricade la maggior parte della popolazione.

3. La bisessualità è più naturale e accettabile per le donne. Un uomo bisessuale, invece, sotto sotto è gay.
Pensiamo alla canzone di Katy Perry “I kissed a girl and I liked it”: un bacio saffico cantato da una bella ragazza è diventato uno dei maggiori successi pop degli ultimi anni. Sarebbe stato lo stesso se a cantare fosse stato un uomo? Certamente no.
La bisessualità femminile è ampiamente sdoganata dalla nostra cultura sessista/maschilista, in parte per l’attrazione che provoca nel maschio eterosessuale. Questo porta anche a un’altra convinzione sessista: che le donne bisessuali lo siano solo per "compiacere" le fantasie maschili e che la bisessualità femminile in realtà non esista. Piper, la protagonista di Orange is the new black, serie culto Netflix, ad esempio, è bisessuale.

4. I bisessuali sono più propensi al tradimento perché hanno il doppio delle possibilità
Che una persona sia fedele o no, innamorata o no, promiscua o no, non dipende dal suo orientamento sessuale ma dal tipo di persona. Credere che una relazione con un bisessuale sia più "pericolosa" o "offra meno garanzie" è ingenuo: nessuna relazione, di nessun tipo, offre certezze e sicurezza al 100%. Ma in fondo è questo il bello dell’amore....

5. I bisessuali tendono al vittimismo quando in realtà sono fortunati. Possono vivere una vita relativamente normale rispetto agli omosessuali.
Questo è sicuramente uno dei motivi per cui moltissimi omosessuali ce l’hanno coi bisex. In base a questo ragionamento, i bisessuali possono "scegliere" di avere un partner del sesso opposto ed essere così accettati dalla società. Naturalmente è un'illusione: non si può scegliere di chi innamorarsi. E chi vive una vita di facciata con una persona del sesso opposto mentre ha relazioni omosex, non è molto diverso da chi, in una "accettatissima" coppia etero, si comporta da "traditore seriale"....





tratto dal web, da Gay.tv

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 03:53
 
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