| guarda, in realtà il mio discorso era molto semplice...beh...ammetto di averlo posto in una maniera molto astrusa...
comunque di base, senza mettere troppi fattori in mezzo una cultura o una società per poter continuare ad esistere ha bisogno di evolversi, questo è un dato di fatto, perché se rimane sempre chiusa e fine a se stessa o viene inglobata da altre culture o sparisce completamente, pensa ad esempio alla cultura greca classica con roma (inglobata) o alle culture native americane precolombiane (sparite).
Ora come fa una società ad evolversi pur restando distinta dalle altre? Io nonostante stia iniziando gli studi per un esame di sociologia non sono un sociologo, però ragionandoci un po' posso dire che una società debba mantenere comunque un grado di, non lo chiamerei libero arbitrio, ma più possibilità che accada che le varie scelte e i vari insegnamenti cambino nel tempo (per questo facevo l'esempio del figlio che insegna al padre e del padre che impara da figlio...si lo so avvolte penso troppo e parlo poco...) per farti un esempio prendiamo proprio la nostra società italiana, 30anni fa c'era molto più contatto rigido tra la popolazione e la chiesa cattolica, invece negli ultimi anni posso assicurarti che la cosa si è molto equilibrata, anzi, sembra che la chiesa sia vista come una struttura tradizionale di secondo piano.
ora tu ti preoccupavi del fatto che "l'unica realtà è il potere" e che le leggi e quant'altro sono solo un mero mezzo per impedire di essere liberi stai pure sereno perché non è così; non per delle frasi filosofiche del cazzo tipo "per essere liberi fuori bisogna essere liberi dentro" o bla bla bla... Il punto è che come puoi notare aprendo un qualsiasi giornale che parla di cronaca internazionale non c'è un unico "potere" consolidato, magari il complottista di turno ci dirà che esistono due poteri in guerra tra di loro per il dominio del mondo, ma che siano 2 o 100 sono comunque poteri diversi e questi significa per forza di cose diversità nelle leggi, negli usi e costumi. E qui una scelta per quanto misera ci viene posta davanti, possiamo scegliere "secondo me ha più ragione quello" e aspetta a dire che è una scelta indotta, perché appunto come ho detto sopra se davvero avessimo tutto fisso e chiaro in testa non ci porremmo nemmeno davanti a una scelta del genere; difatti i "poteri" per poter essere sorretti hanno bisogno che noi, o popolo bue, diamo loro ragione. Il potere ha bisogno della scelta del popolo, altrimenti non è potere.
ora per finire tutto il discorso che mi sto rendendo conto essere astruso, lungo e anche complesso per non farci mancare nulla (nemmeno il fatto che astruso e complesso sono sinonimi) ti rispondo alla tua domanda con un secco SI, possiamo e in alcuni casi dobbiamo anche vivere in un mondo in cui possiamo scegliere, soprattutto le piccole cose e guai a dimenticarci che è in nostro potere farlo.
che poi francamente...parlando esclusivamente di noi italiani...se ci fosse un po' più di conoscenza sulla struttura del nostro governo in tanti capirebbero che i politici hanno molto meno potere di quello che si crede...
Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:40
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