Si parla di omosessualità repressa nel caso in cui persone con orientamento affettivo e sessuale di tipo omosessuale attuano una "repressione" del proprio stato emotivo o delle proprie pulsioni sessuali.
Cosa intendiamo per repressione? Essa viene considerata dagli psicanalisti
un meccanismo di difesa psichico caratterizzato dalla decisione consapevole e volontaria di non prestare attenzione ad un particolare sentimento, stato emotivo o impulso.Altri meccanismi di difesa sono, ad esempio, la rimozione e il diniego che caratterizzano l’omosessualità latente, che a differenza della repressione, sono inconsci.
Si può affermare, dunque, che in generale i meccanismi di difesa sono i sentimenti, i pensieri e i comportamenti che, in modo inconscio e non, sorgono in risposta a percezioni di pericolo per l’individuo. Essi sono finalizzati, in modo più o meno adattivo, a nascondere o alleviare i conflitti o gli agenti stressanti che danno origine ad ansietà o angoscia.
Tuttavia, come sostiene Lingiardi, i limiti della funzionalità di una difesa possono essere definiti sulla base di alcuni parametri che sono: la rigidità, l’intensità del suo utilizzo e il contesto in cui si manifesta.
Ciò significa che se da un lato tali difese (in questo caso la repressione) ci consentono di sopravvivere psichicamente e ci proteggono da situazioni di pericolo o conflittualità difficili da fronteggiare per l’individuo (che potrebbe essere ad esempio la paura del giudizio altrui), dall’altro, l’ attuazione rigida e pervasiva delle stesse acutizza la percezione di tali situazioni con la possibilità di provocare grave disagio per la persona.
Ci sono diversi modi dunque di vivere tale repressione, ad esempio alcune persone decidono di "mettere da parte" le proprie pulsioni affettive e sessuali e conducendo una "eterosessualità forzata" per paura di deludere le aspettative della propria famiglia o di altri, alcune persone vivono la loro omosessualità in segreto con estrema paura di essere "scoperti".
L’elemento che accomuna le situazioni di omosessualità repressa è quello di vivere, in modo più o meno acuto, un conflitto interiore poiché risulta che
il pregiudizio sociale viene interiorizzato e diviene, nell’individuo, ciò che prova una parte di sé nei confronti di se stesso. Questo, in termini emotivi, può tradursi in rabbia, frustrazione, senso di colpa etc.
Tale conflitto, a seconda di come viene gestito, può rappresentare una risorsa per la vita dell’individuo, consentendo allo stesso il rafforzamento della propria autostima e autenticità. Diversamente, potrebbero insorgere o cronicizzarsi condizioni psicopatologiche.
Per tale motivo, al fine di migliorare la propria qualità di vita si consiglia a coloro che vivono tale situazione conflittuale di intraprendere un percorso di consapevolezza o supporto psicologico.
Tratto da: www.stonewall.it/2014/02/cose-lomos...cello-risponde/Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 03:50
