La giusta safeword per il piacere. Divertirsi senza farsi male.In un incontro di BDSM, ossia un rapporto sessuale molto acceso e spinto in cui sono inserite pratiche che vanno dal sadomaso al fetish, dal masochismo al bondage, la safeword è un parola d’obbligo che consente di
cessare all'istante un'azione a cui si è sottoposti al momento, dal partner dominatore, ed a cui non si può più resistere per la propria incolumità fisica.
Data l’importanza, quindi, è opportuno scegliere una parola chiave semplice e non troppo composta, nè quantomeno confondibile in momenti così intensi dove la pratica sessuale può spingere i soggetti ad espletare parole molto accese di varia natura (ad esempio, non deve essere una parola usata comunemente per esprimere dolore, paura, compassione, ecc... e quindi si eviteranno parole come: "basta", "pietà", "perdono", "mi fai male", "aiuto", etc).
Quando non è possibile utilizzare la voce, ad esempio perché il sub è imbavagliato, si può utilizzare un gesto come segnale di sicurezza (
Safe signal)
Sembrerebbe consigliato dai più esperti amanti hard l'utilizzo di parole brevi ed inconfondibili, anche codici numerici difficilmente fraintendibili, no agli omonimi, nomi di persona o città, congiuntivi, esclamazioni drammatiche ed enfatiche e, sopratutto, parolacce poiché tutti fanno parte del gioco erotico stesso.
Questa parola chiave, quindi, è un modo per divertirsi senza farsi male poiché cessa l’azione a cui un dominatore sottopone il suo sottomesso; non sono mancati casi di cronaca nera, infatti, dove l’eccesso di questa pratica senza limiti di controllo ha portato, purtroppo, a gravi ripercussioni personali.
Mai, quindi, intraprendere un rapporto di BDSM se, fra le tante regole che questo comporta, non vi sia prevista la safeword, sopratutto poi se si è ancora ai primi passi e se il partner con cui ci si approccia è nuovo, un perfetto sconosciuto.
Bisogna tutelarsi prima di tutto.www.fetishannunci.com/mondo-fetish/bdsm-cose-la-safewordEdited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 04:01