TUTTO DI TUTTO E DI PIU'

I paradisi delle diverse religioni, Cristiani, ebrei, musulmani, induisti: tutti descrivono, a modo loro, i luoghi dove i giusti si incontreranno dopo la morte. Eccoli.

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view post Posted on 6/1/2016, 18:29     +1   +1   -1
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EBREI. Nei testi dei rabbini il paradiso viene descritto come un recinto di rose e mirti, in mezzo al quale si erge l’Albero della vita. Un paradiso di pura spiritualità, nel quale il massimo piacere è passeggiare in compagnia di Dio.

CRISTIANI. Il paradiso dei cristiani viene descritto nella Genesi e nell’Apocalisse di Giovanni dove si descrive la Gerusalemme celeste: circondata da mura solide, custodite da angeli, con al centro il trono di Dio e l’Albero della vita. Tuttavia, anche dopo la Bibbia, molti santi e teologi sono tornati sull’argomento. Si arriva con un corpo “in forma”, secondo Sant’Agostino. È un giardino fiorito presieduto da Maria, angeli a disposizione e scala che conduce alla Santissima Trinità, secondo Savonarola. Poi però la Chiesa ha preferito frenare l’immaginazione dei credenti e ricondurre la localizzazione del paradiso tra i misteri della fede: il paradiso è un luogo del cielo dove avviene la comunione con Dio. «Questa comunione beata con Dio e con tutti coloro che sono in Cristo supera ogni possibilità di comprensione e di descrizione», recita il Catechismo della Chiesa Cattolica.

MUSULMANI. Nel Corano i musulmani pii di entrambi i sessi entrano in un giardino di piaceri, il Gan Eden: il clima è buono, l’acqua abbonda, e così frutta, carne e miele. Ci sono vergini bellissime, le urì, per allietare le giornate ma anche tutti i propri cari.

BUDDISTI. La Terra Pura è il luogo dove si ritrovano i devoti del Buddha Amida: è cosparsa di laghi e fiori di loto e gli eletti hanno abiti splendidi. Non ci sono donne umane, ma solo ninfe, le apsaras.
In realtà però la concezione del buddhismo classico (600 avanti Cristo) è un po' diversa: il Buddha non parla del “dopo” perché quello che conta è la liberazione dal dolore dell’esistenza. La felicità, cioè il nirvana, è la fine delle continue rinascite, il nulla.

INDUISTI. Esistono diversi paradisi, tra i quali quelli di Visnu e di Shiva. Sono luoghi da dove, dopo un breve soggiorno, si torna sulla terra, in una nuova vita.
Nel Vaikhunta, il paradiso di Visnu, ci sono solo corpi perfetti, in un ambiente sfavillante di mille colori, tra fiumi di vino e laghi di burro. Si mangia di buon appetito e si fa l’amore senza stancarsi.

PELLEROSSA. Per i nativi americani l’aldilà è il proseguimento della vita terrena, ma senza più affanni. Quindi il paradiso è fatto di praterie, bisonti da cacciare e tante fonti d’acqua. Ma la gioia massima è che in paradiso si possono incontrare gli antenati.

TAOISTI. Secondo il taoismo cinese gli immortali vivono sulle montagne, non mangiano ma aspirano vento e bevono la rugiada. Per muoversi montano su nubi di vapore o su draghi volanti.

VICHINGHI. Il paradiso vichingo si chiama Valhalla ed è un palazzo situato in cielo. Secondo la tradizione vi accede soltanto chi muore da eroe. Le anime vengono condotte dalle “valchirie” (donne a cavallo) in questa splendida residenza di Odino in attesa della battaglia finale contro il male. Per prepararsi ogni giorno combattono nelle pianure di Ásgarðr, organizzando giostre cavalleresche, e ogni sera le ferite si rimarginano, le membra si ricompongono e i guerrieri ritornano nel palazzo di Valhalla per banchettare.

ANTICHI EGIZI. Con la barca solare si arriva al regno dei morti dove Osiride presiede 42 giudici che devono pesavare il cuore dei defunti. Se leggero, per mancanza di colpe, si è ammessi. Altrimenti si muore per sempre. Tuttavia l'aldilà è un ambiente oscuro, dal quale però si ritorna dopo un certo periodo. Per questo bisogna conservare il corpo intatto con la mummificazione.

ANTICHI GRECI E ROMANI. Dopo la morte tutte le anime buone (quelle amate dagli dei) vanno nei Campi Elisi. Anche gli antichi romani hanno ripreso questa tradizione. Come scriveva Omero, nei Campi Elisi gli uomini vivono tranquilli, non c’è neve, pioggia o freddo e spira una brezza di zefiro costante.


www.focus.it/cultura/mistero/i-para...gpath=#img71037

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 14:39
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 8/1/2016, 16:32     +1   +1   -1




Quanto siamo miseri, povera gente resa consapevole del futuro di morte che ci attende, incapaci di accettare il comune triste destino ci siamo drogati con queste patetiche fantasie. Se IO fossi Dio sarei commosso da tanta disperazione e toglierei la morte con un vero gesto d'amore. IO.

Quanto al paradiso cristiano, mi sembra che la Rivelazione dica qualcosa di differente e di mostruosamente noioso.

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:13
 
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view post Posted on 8/1/2016, 16:46     +1   +1   -1
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Cosa trovi noioso?

E comunque siamo immortali, esiste l'anima

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 8/1/2016, 16:53     +1   +1   -1




fa parte dell'illusione.



Cosa è di una noia MORTALE?

giorno e notte non cessano di ripetere:

Santo, santo, santo
il Signore Dio, l'Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!

[9]E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, [10]i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo:

[11]"Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
e per la tua volontà furono create e sussistono".

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:14
 
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view post Posted on 8/1/2016, 17:06     +1   +1   -1
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Non conosciamo il paradiso, né l'inferno. entrambi sono luoghi spirituali, il primo è un eterno appagamento e il secondo un'eterna tristezza. L'eternità può sembrare noiosa, ma credo che se si è appagati non ci siano problemi

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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jack torrance.
view post Posted on 9/1/2016, 00:00     +1   +1   -1




Non lo so...però anche io credo nell'esistenza dell'anima, è stato fatto anche un esperimento e pare che addirittura abbia un peso 21 grammi.

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 9/1/2016, 09:11     +1   +1   -1




Jack, se ha un peso NON è spirito, evidentemente.

Annatar, se sei appagato in quel modo, o ti hanno drogato o ti hanno drogato. Una persona normale non può sentirsi appagata passando l'eternità così, non solo, ma anche lo stesso dio, se non è un oggetto.

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:14
 
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view post Posted on 9/1/2016, 09:52     +1   +1   -1
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Pacifista ha ragione se pesa non è spirito. Di ciò che c'è dopo nessuno può saperlo, ma credo che l'appartamento è come essere drogati

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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Mrs Hope
view post Posted on 9/1/2016, 10:41     +1   +1   -1




A parte quello dei pellerossa, gli altri "paradisi" li conoscevo, pur avendo sentito parlare davvero solo di quello cristiano in quanto proveniente da famiglia cattolica. Leggendo, comunque, ho trovato conferma di quello che ho sempre pensato, ossia che il Paradiso esiste in varie forme perché per la maggior parte degli uomini è difficile accettare che dopo la morte non ci sia nulla. Questo fa paura, e così vengono create realtà parallele in cui si continua ad esistere...per quel che mi riguarda personalmente, non vedo cosa ci sia di male nel pensare che ogni cosa ha un inizio e una fine, per cui si nasce, si cresce, a volte ci si riproduce e poi si muore: è il ciclo di ogni cosa. Poi per carità, se uno vuole credere nel Paradiso può, ognuno è libero di pensare quello che vuole dopotutto: ma per quel che mi riguarda, a me sta bene la realtà così come è.
Per il cosiddetto "peso dell'anima", pure, sono un po' scettica: se pesa, evidentemente allora non è incorporea. Secondo me, semplicemente dopo la morte si perdono liquidi e quindi qualche cambiamento nel peso c'è per questo motivo...

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:14
 
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view post Posted on 9/1/2016, 11:26     +1   +1   -1
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Ho più paura di quel "a volte ci si riproduce" che della morte

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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Sephirt
view post Posted on 9/1/2016, 11:48     +1   +1   -1




Secondo alcune correnti di pensiero l'anima ha effettivamente un peso, in quanto anch'essa composta da particelle. Gli stessi fotoni, che si pensa non abbiano peso, a dimensioni vibrazionalmente superiore potrebbero invece avere una massa.
Per quanto riguarda l'aldilà ogni cultura ne ha una diversa a seconda della propria tradizione, ma non posso dire che siano sbagliate. Penso che ogniuno dopo la morte viva per un certo periodo ciò che uno ci si aspetta. Del resto tutto esiste e ciò che vediamo è solo una selezione dovuta al filtro delle nostre menti.

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:52
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 9/1/2016, 11:56     +1   +1   -1




Penso che ogniuno dopo la morte viva per un certo periodo ciò che uno ci si aspetta

perchè per un certo periodo?

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:15
 
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Sephirt
view post Posted on 9/1/2016, 12:08     +1   +1   -1




Fin tanto che l'emozione che genera il mondo in cui ci si ritrova si affievolisce, e, secondo queste conoscenze, successivamente si potrà accedere a livelli vibrazionali superiori dove avverrà la decomposizione dei vari corpi, e infine ci si riposa preparando la vita per la prossima reincarnazione, o missione, a seconda del compito che abbiamo.

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:53
 
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view post Posted on 9/1/2016, 13:48     +1   +1   -1
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Quindi secondo la reincarnazione prima ci decomponiamo e poi ci reincarniamo?

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 23:53
 
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view post Posted on 9/1/2016, 14:12     +1   -1
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INTJ, Sigma female

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Sì, più o meno...........l'anima abbandona il corpo (che si decompone), rivede tutta la propria vita in pochi minuti come un film visto molto velocemente, si giudica da sola, vede a che punto è e cosa deve imparare ancora e quali altre esperienze le servono per evolvere, quali "debiti" e quali "crediti" ha con le altre anime (saremmo tutti collegati)..........e in base a tutto ciò, sceglie poi in quale corpo e in quale contesto reincarnarsi.....e anche quando, perchè non è detto che si reincarni subito

Spesso si crede anche che chi muore giovane e soprattutto di morte violenta, si reincarni molto velocemente........mentre chi muore di vecchiaia si reincarna più tardi..........comunque tra una reincarnazione e l'altra può passare pochissimo tempo o anche dei secoli

Edited by *La Guerriera della Luce - 26/5/2016, 02:15
 
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