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"Basta compiti a casa": boom di adesioni alla petizione online lanciata da un preside

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view post Posted on 2/2/2016, 11:50     +1   -1
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Nella sottoscrizione l'elenco delle controindicazioni: sono "inutili, procurano disagi agli studenti in difficoltà, suscitano odio per la cultura, ledono il diritto al riposo, costringono le famiglie a sostituirsi ai ragazzi e favoriscono l'abbandono scolastico. L'alternativa c'è"



Compiti a casa: sul web la petizione lanciata da un dirigente scolastico di Genova per dire "basta"



Basta compiti! E attraverso il web arrivano migliaia di adesioni alla sottoscrizione online lanciata dal dirigente scolastico Maurizio Parodi. Quella sollevata dal preside genovese dev'essere una problematica che sta particolarmente a cuore a tanti genitori se in pochi giorni la petizione ha raccolto un consenso così largo.

"Chiediamo - si legge nel documento che spiega le motivazioni della petizione - che i compiti a casa siano aboliti, nella scuola dell'obbligo". Ma perché, se da sempre maestri e professori lasciano i compiti a casa dopo le lezioni mattutine, occorrerebbe smettere adesso? L'elenco delle 'controindicazioni' evidenziate da Parodi è piuttosto lungo: "Sono inutili. Le nozioni ingurgitate attraverso lo studio domestico per essere rigettate a comando (interrogazioni, verifiche...) hanno durata brevissima".

E "procurano disagi e sofferenze soprattutto agli studenti già in difficoltà, suscitando odio per la scuola e repulsione per la cultura". Ma non solo. "Sono discriminanti", avvantaggiano gli alunni che hanno genitori premurosi e istruiti, "sono prevaricanti" perché ledono il diritto al riposo e allo svago e costringono spesso le famiglie a sostituirsi ai figli per completare i compiti a casa assegnati dagli insegnanti. "L'efficacia di questo studio domestico - rilancia il dirigente 'eretico' - non è mai stata dimostrata da nessuna ricerca scientifica e recentemente l'Ocse ha anche dimostrato che il carico eccessivo di lavoro domestico è controproducente". I compiti a casa, inoltre, "favoriscono l'abbandono scolastico" che colpisce gli alunni più deboli.

Un anno fa, l'Ocse ha pubblicato uno studio dal titolo emblematico: 'I compiti a casa perpetuano le disuguaglianze in materia di istruzione?'. La risposta è positiva: "I compiti a casa - concludono gli esperti dell'istituto di Parigi - rappresentano una possibilità aggiuntiva per i docenti, ma possono creare diseguaglianze sui risultati di apprendimento degli alunni". Il perché ce lo spiega Parodi: "E' il concetto sbagliato: ogni alunno avrebbe bisogno di un intervento diverso e assegnare i compiti a casa uguali a tutti è un controsenso. In più, si avvantaggiano i figli appartenenti a famiglie culturalmente e economicamente più favorite".

In Italia, certifica l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, l'impegno pomeridiano settimanale dei nostri quindicenni è quasi doppio rispetto alla media Ocse - 8,7 ore contro 4,9 ore - e addirittura triplo rispetto agli adolescenti finlandesi che primeggiano nei test sugli apprendimenti in Lettura, Matematica e Scienze.

Il nostro Paese, ricorda il dirigente scolastico e ricercatore ligure, "detiene il record europeo di abbandono scolastico e in termini di disuguaglianze facciamo peggio di Bulgaria e Romania". In altre parole, la pratica dei compiti a casa sarebbe "un feticcio" dal quale gli insegnanti italiani non riescono a liberarsi: vengono assegnati anche nelle classi a tempo pieno, dove gli alunni escono alle quattro del pomeriggio. L'alternativa ai compiti, chiosa Parodi, è quella di insegnare ad imparare agli alunni in classe. E basta compiti a casa!





Tratto da: www.repubblica.it/scuola/2016/02/01...05248/?ref=fbpr

Edited by *La Guerriera della Luce - 28/5/2016, 00:14
 
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Sephirt
view post Posted on 2/2/2016, 16:43     +1   +1   -1




Son d'accordo,da piccolo sono sempre stati la mia fonte di disagio durante le vacanze, specialmente quelle estive, al massimo si può dare in alternativa ai compiti dei libri da leggere, senza troppo impegno e magari anche divertenti. Per me era inammisibile che dopo 8 ore di scuola tornato a casa dovevo pure svolgere i compiti per il giorno dopo, un abolizione analoga dovrebbe essere fatta anche con lo studio. A mio parere bisognerebbe intensificare lo studio e l'esecuzione dei compiti a scuola, dove ci sono le insegnanti che ti possono dare tutto l'aiuto necessario in modo che tornato a casa al massimo fai qualche leggero ripasso ogni tanto, ma il succo dell'argomento l'hai comunque compreso durante la lezione. A questo scopo le lezioni devono essere più interattive in modo da coinvolgere tutti gli alunni, e valutare di più in base all'impegno piuttosto ai compiti fatti o l'interrogazione ripetuta a memoria...

Edited by *La Guerriera della Luce - 28/5/2016, 00:14
 
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Mrs Hope
view post Posted on 2/2/2016, 19:35     +1   +1   -1




Io non sono mai stata una fan dei compiti per casa e di quelli per le vacanze: li ho sempre detestati, e non penso sia un caso se le estati che ho amato di più sono state quelle che hanno seguito la quinta elementare, la terza media e l'esame di maturità.
Li ho sempre considerati una grandissima rottura di scatole, e la mia invidia di adolescente arrivò alle stelle quando mio padre mi disse: "Quando andavo a scuola io, quando la scuola finiva era veramente finita. Non ci davano compiti!".
Però credo anche che i compiti per casa e per le vacanze, per quanto siano una gigantesca seccatura, si diano per tenere in esercizio gli studenti; per cui, se si aboliscono quelli, poi si dovrebbe farli lavorare di più in aula, come dice per l'appunto l'articolo. Così, si esercitano lo stesso, ma a casa sono liberi! Il problema è che la vedo una cosa più facile a dirsi che a farsi, per il nostro Paese...non so perché, ma non credo che durerebbe molto.

Edited by *La Guerriera della Luce - 28/5/2016, 00:14
 
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Mario P68
view post Posted on 2/2/2016, 19:50     +1   +1   -1




Quando andavo a scuola alle superiori ho avuto 2 insegnanti di ragioneria,uno dal primo al terzo anno,l'altro il quarto e quinto anno.Il primo spiegava pochissimo e lasciava i compiti a casa:ho sempre avuto il sospetto che nemmeno lui conoscesse la materia che insegnava, con questo tutta la classe ha imparato poco e niente. Quello del quarto e quinto era un affermato professionista (nel senso che oltre a insegnare aveva lo studio di commercialista),molto formale, agli studenti dava del lei. Non ha mai lasciato compiti a casa,la lezione consisteva in difficili compiti scritti,lui passava tra i banchi e aiutava gli studenti. A parte il fatto che da come spiegava si vedeva che conosceva la materia.Potrei dire che tutta la ragioneria l'ho imparata negli ultimi 2 anni....

Edited by *La Guerriera della Luce - 28/5/2016, 00:14
 
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3 replies since 2/2/2016, 11:50   61 views
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