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Perché non comprare un cucciolo in negozio

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Mrs Hope
view post Posted on 18/2/2016, 15:33     +1   +1   -1




Perchè gli animali non si comprano, si potrebbe pensare. Ma non è questo, o meglio, non in questi termini. Volendo andare più a fondo, vediamo le molteplici ragioni per cui comprare un cane in un negozio è sempre controproducente, per chi lo sceglie, per il cane e per l’intera società.

Acquistare un cucciolo in un negozio comporta una serie di problematiche che la maggior parte delle persone non conosce al momento dell’acquisto.
Oltre a ragioni etiche, per le quali con l’acquisto di un cane in un pet shop si alimenta il nefasto traffico di cuccioli dall’Est, ci sono ulteriori motivi per cui nessuno dovrebbe rivolgersi ad un negoziante per prendere il proprio cucciolo: li vediamo schematicamente in questo articolo.

Ragione n° 1: Le Puppy Mills e il traffico di cuccioli
Capita purtroppo di frequente, visitando grandi e piccoli pet shop, di imbattersi nelle vetrine con stupendi e amabili cuccioli che giocano… in quel momento è molto probabile che scatti in noi il cosiddetto “effetto cucciolo”, che fa leva sull’istinto biologico di ogni mammifero di prendersi cura dei neonati, facendo nascere un’irrefrenabile desiderio di portarne uno a casa ad accudirlo. I venditori giocano proprio su questo istinto biologico, ponendo i cuccioli in vista in una vetrina, perchè è più alta la probabilità che le persone abbiano desiderio di acquistarli. In questo momento dobbiamo però porci le domande giuste: perchè questi cuccioli si trovano in una vetrina, invece di stare con la loro mamma? E soprattutto, da dove vengono? Da un allevamento, si potrebbe pensare. Cosa c’è di male in fondo? Passano qualche tempo nel negozio, ma sono cresciuti in un allevamento, con la mamma e persone specializzate che se ne prendono cura…
Sicuramente provengono da un “allevamento”, ma la domanda successiva è: quale allevatore responsabile, interessato ai suoi cani, prenderebbe i suoi cuccioli per metterli in una vetrina di un negozio, infischiandosene di chi li adotterà, senza neanche sapere in che mani andranno? E’ chiaro che all‘ “allevatore” che ha fatto nascere questi cuccioli, del loro bene interessa ben poco, esponendoli in un negozio dove potrebbero essere acquistati impulsivamente da chiunque, anche da chi potenzialmente li abbandonerà pochi mesi dopo… “L’allevatore” in questione quindi, vende prodotti. Visto che i cuccioli sono prodotti, anche la mamma di questi cuccioli non deve essere vista come qualcosa di diverso da un prodotto.
Le madri, ovvero le fattrici, sono nella maggioranza dei casi in allevamenti a batteria, dove vivono in gabbie e svolgono la loro funzione di produttrici di cuccioli, sfruttate dal loro primo calore: questi sono i canifici, le cosiddette puppy mills, allevamenti intensivi che producono cuccioli di ogni razza tutto l’anno e in grande quantità. In questi allevamenti a batteria, vi sono più cani, ovviamente non di una sola razza, perchè si possano coprire tutte richieste e in tutti i periodi.
Le condizioni di vita di questi cani sono casi di estremo maltrattamento fisico e psichico: igiene carente o assente, animali stipati in gabbie a vita, a volte molto piccole, alimentazione scadente: lo scopo è produrre un maggior numero di “prodotti” al minor costo possibile. Nella maggioranza dei casi, i canifici si trovano nei paesi dell’est, proprio perchè il prezzo di un cucciolo è favorevole, all’incirca 30-50 euro, che in questi paesi è comunque economicamente considerabile. (il cucciolo che in negozio pagherai dagli 800 euro in sù!). Molto spesso la nazione da cui provengono è l’Ungheria. Dopo essere stati allontanati prematuramente dalla madri (a circa 30 giorni), questi cuccioli vengono importati in Italia, trasportati in camion, senza vaccini e molti di loro muoiono nel trasporto.

Ragione n°2: L’equilibrio comportamentale del cane scelto
Poniamo per assurdo di ignorare tutto quello che c’è dietro ad un cucciolo in negozio e vediamo perchè l’acquisto di un cane in vetrina è sempre una scelta infelice.
Da un punto di vista comportamentale, un cucciolo di negozio, che viene dall’est, è sicuramente svantaggiato in diversi ambiti.
Le condizioni in cui vivono i genitori, e nelle quali vengono allevati dei cuccioli, sono un aspetto fondamentale per la formazione della personalità e il futuro equilibrio del cane adulto.
Lo sviluppo comportamentale del cane inizia con il periodo pre-natale (a livello endouterino nella gestazione della madre) e prosegue dopo la nascita con la maturazione e formazione del sistema nervoso centrale. E’ stato provato che lo stato di stress della madre influisce sui feti, i quali reagiscono alle contrazioni prodotte dalle sostanze chimiche presenti in caso di stress.
I cuccioli di madri che hanno subito situazioni di forte stress durante la gravidanza, o tenute in condizioni inappropriate, sono soggetti più fragili da un punto di vista comportamentale, soprattutto per quanto riguarda la capacità di adattarsi a situazioni nuove, e la stabilità emotiva. Questo li rende soggetti più predisposti a problemi comportamentali.
Inoltre vanno considerate tutta una serie di accortezze per il corretto allevamento di una cucciolata, che di certo non vengono prese in considerazione in un ambiente degradante come quello dei canifici.
Come se non bastasse, questi cuccioli, già nati in condizioni debilitanti, vengono ulteriormente penalizzati per essere allontanati prematuratamente dalla madre.
Prelevare un cucciolo a 30 giorni dalla mamma e dalla cucciolata, è totalmente sbagliato e contro natura. Cuccioli allontanti così presto, non possono apprendere competenze fondamentali come l’inibizione del morso, gli autocontrolli, le regole sociali che fanno parte della comunicazione canina. E’ la madre (se competente e matura) che dalle 5 settimane di età interviene durante il gioco fra i cuccioli, insegnando a modulare il gioco e a controllare il morso, queste lezioni sono importantissime per un sano sviluppo comportamentale del cane. Da questo punto di vista separare i cuccioli dalla madre prima dei 60 giorni di età è inconcepibile, e può portare a vere e proprie patologie comportamentali, come la sindrome da ipersensibilità/iperattività. Proprietari inesperti non possono neanche riconoscere cosa hanno di fronte, una vera e propria patologia, e si trovano ad avere a che fare con problematiche per loro molto difficili da gestire, purtroppo senza saperne la causa, e purtroppo saranno loro a pagarne le conseguenze, in termini emotivi ed economici.
Inoltre la figura d’attaccamento primario ha un’importanza fondamentale e se vengono fatti errori in questo periodo, ci sarà più difficoltà a concepire il distacco.
Questi aspetti totalmente ignorati nella vendita degli animali nei negozi, hanno conseguenze negative sul cucciolo che ci si porta a casa. Si spendono anche cifre ingenti per un cucciolo che sarà un cane adulto problematico.

Ragione n° 3: La salute del cane e il sistema immunitario
Intorno ai due mesi di vita gli anticorpi con cui la madre ha provveduto a difendere il cucciolo contro virus e batteri iniziano a diminuire e per questo intorno al 55°giorno di vita al cucciolo viene effettuata la prima vaccinazione contro cimurro, epatite e la parvovirosi, vaccinazione che inizia a produrre completamente i propri effetti dopo circa 5 giorni. E’ ovvio quindi che anche dal punto di vista della profilassi sanitaria è impensabile staccare il cucciolo dalla madre prima del compimento dei 60 giorni. Questi cuccioli allontanati così precocemente dalle madri, avranno un sistema immunitario debilitato, per cui alcuni di loro moriranno, e quelli che sopravvivono non hanno avuto le migliori condizioni di svilupparsi, per cui ne deriva un cane molto debole, più predisposto ad ammalarsi, rispetto agli altri cani opportunamente gestiti.
L’altro aspetto fortemente svantaggioso è quello riguardante l’alimentazione, che non viene curata, i cuccioli allontanati precocemente inoltre, vengono svezzati prima del tempo, creando problemi di digestione, e predisponendo quindi a problematiche alimentari di intolleranze e difficoltà con il cibo.

Ragione n° 4: Le caratteristiche, la tipicità della razza e le malattie ereditarie
Quando si sceglie un cucciolo di razza, teoricamente dovrebbero interessarci determinate caratteristiche morfologiche e caratteriali che molto spesso nei cuccioli del pet shop sono assenti! Questo perchè non c’è una selezione dei genitori, nè sulla morfologia, nè tanto meno sul carattere, e soprattutto sulle malattie ereditarie specifiche per quella tipologia di cane.

Allora, cosa fare?

La vendita di animali nei negozi dovrebbe essere vietata dal governo e regolata da opportune leggi. Al momento tutto quello che possiamo fare è molto semplice: NON COMPRARE MAI UN CUCCIOLO IN UN NEGOZIO DI ANIMALI! Per nessuna ragione. Non si sta salvando nessuno, ma si contribuisce all’esistenza stessa del fenomeno. Questo è valido a maggior ragione anche per i cuccioli venduti su siti internet o alle fiere.
Quando si desidera un cane, le opzioni sono: canile o allevamento responsabile. Se si desidera un cane di razza, si può scegliere anche di cercarlo in canile, attraverso i “Rescue” di razza, ovvero associazioni che si occupano di salvare i cani di una specifica razza da situazioni di abbandono o canile, e di proporli in adozione.
L’altra opzione è un allevamento serio: è facile riconoscerlo, alleva solo una razza, non importa i cani, non è un centro di smercio, non ha cuccioli disponibili tutto l’anno, bensì programma con attenzione le cucciolate nel rispetto dei suoi cani, e dell’enorme quantità di tempo che richiede la cagna in gestazione e la nascita dei cuccioli, delle cure e soprattutto della corretta socializzazione. E’ disponibile a farvi visitare più volte l’allevamento, e a conoscere i suoi cani. Soprattutto valuta gli aspiranti proprietari perché interessato al futuro dei cuccioli.
Inoltre un allevatore che si rispetti, non avrà problemi a darvi garanzie sul cucciolo, sulla tipicità ed il carattere, a certificare l‘assenza di malattie ereditarie nei genitori, e a farveli conoscere, se presenti entrambi o almeno la madre.



Tratto da: www.edencinofilia.it/perche-non-com...-in-un-negozio/


Che ne pensate di questo articolo? Secondo voi è più giusto prendere i cuccioli da un allevamento, o si può prenderli senza problemi anche in negozio? :)

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:10
 
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Mario P68
view post Posted on 18/2/2016, 21:10     +2   +1   -1




Credo che nella realtà possa esistere un negoziante serio così come un titolare di allevamento truffaldino.Poi la fine dell'articolo è a mio parere tragicomica:addirittura ti direbbe il carattere del cane (che è ancora cucciolo quindi non lo sa, non è detto che sarà uguale al carattere dei genitori).Se uno conosce il titolare del negozio e sa che persona è secondo me può prenderli anche in negozio.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:10
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 19/2/2016, 16:06     +2   +1   -1




L'articolo non dice che i cuccioli invenduti vengono allegramente uccisi, perciò occorre intervenire a monte.
La mia cagnolina l'ho acquistata in negozio, viene dalla Slovenia, già registrata e con la prima vaccinazione; garantita per tre mesi e a vita su difetti genetici. E' vero che della garanzia a vita non te ne fai nulla perchè dopo un giorno il cane è IL TUO nel bene e nel male, ma è per dire che non si deve mai generalizzare.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 00:10
 
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2 replies since 18/2/2016, 15:33   49 views
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