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2 anni di governo Renzi in numeri, (febbraio 2014 - febbraio 2016)

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view post Posted on 20/2/2016, 16:24     +1   -1
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Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 21/2/2016, 17:08     +1   -1




evidentemente i 2900 euro di imu, tasi, tari sono sulla mia tenda canadese.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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Mario P68
view post Posted on 22/2/2016, 06:38     +1   -1




Credo che tutti questi numeri positivi derivino in buona parte dai giochetti di prestigiatore di Renzi. Ad esempio col jobs act :contratti a tutele crescenti, eliminazione art 18 per i nuovi assunti. In teoroa dovrebbe creare occupazione. In realtà molte aziende fingono la crisi, licenziano i lavoratori e dopo qualche giorno li riassumono senza avere più l'anzianità nè il livello contrattale di prima. Così l'Azienda risparmia sui lavoratori e contemporaneamente accede agli incentivi. Nella legge non è stato previsto alcun divieto in tal senso. E ovviamente nei conteggi troverete nuovi contratti a tutele crescenti ma non più disoccupati (in realtà gli occupati sono gli stessi ma con minori stipendi e minori diritti).Vedi anche www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24...entivi/1897268/

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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view post Posted on 22/2/2016, 10:03     +1   -1
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Il fatto è che risulta proprio diminuita la disoccupazione totale (sia generale che quella giovanile), come dicono le prime due foto...........questo proprio secondo i dati Istat!

Io sinceramente prenderei con le pinze cosa dice il giornale Il fatto quotidiano in questo periodo che ormai è diventato il giornale dei 5 stelle, preferisco guardare i dati ufficiali

Anche se sicuramente in alcune aziende sarà avvenuto pure il gioco che dici tu qualche volta, però se sono diminuite di un 2% la disoccupazione e di un 6% la disoccupazione giovanile significa che sono pure proprio aumentati i contratti

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 23/2/2016, 08:37     +1   +1   -1




L’Anci è un’associazione che si occupa della rappresentazione dei comuni italiani. Sorta nel 1901 ha sede a Roma e ne è presidente, dal 2013, Piero Fassino, sindaco di Torino.

L’Anci ha sedi regionali e l’Anci Sicilia, in questi giorni, ha lanciato un preoccupante allarme per l’isola.

Infatti, tramite il suo presidente, Leoluca Orlando ed il suo segretario, Mario Emanuele, è stato chiesto un vertice in Prefettura, “preoccupati per l’escalation di suicidi, ed affrontare l’emergenza lavoro.”

Secondo Orlando ed Emanuele: “Le istituzioni devono far fronte in maniera concreta a questa emergenza sociale, ascoltando e riconoscendo un disagio che rischia di mietere molte vittime.”

Tutto questo giunge a seguito di una sequenza di suicidi avvenuti negli ultimi tempi, di cui il più eclatante è stato quello di Ferdinando Bosco, che si è cosparso di benzina davanti al mercato ortofrutticolo di Villabate, dandosi fuoco. Aveva da poco perso il lavoro come autotrasportatore.

Continuano Orlando ed Emanuele: “Il livello di disoccupazione resta inaccettabile, semina paura e disperazione, e rischia di trasformarsi in una tragedia irreversibile. Che invece va affrontata con immediatezza e soluzioni adeguate.”

da Tiscali

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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view post Posted on 23/2/2016, 11:39     +1   -1
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certo, ma non lo metto in dubbio..........è diminuita solo di qualche punto, ovvio che è ancora molto alta

purtroppo non è una cosa così semplice da risolvere





a essere sincera, a me pare che qualcosina proprio minima si muove............io due-tre anni fa, guardando gli annunci di lavoro, trovavo solo annunci di call center, a parte questo non si trovava niente ma veramente niente

adesso vedo un bel pò di cose.....si cercano 5000 persone qua, 8000 là, 7000 là.............insomma, qualcosa si inizia a trovare

ma il cammino è ancora lungo

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:13
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 23/2/2016, 18:31     +1   -1




Sì, la sensazione è questa, ma il problema tasse esorbitanti e sovranità popolare mandata a fanculo è in aumento.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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Mario P68
view post Posted on 24/2/2016, 15:53     +1   +1   -1




Cara Guerriera avevo scritto vedi ANCHE perchè il giochetto di licenziare e riassumere lo sta facendo pure una grossa azienda dove lavorano le mie sorelle e l'ha già fatto un'azienda dove lavora il nipote di un mio collega.Ma capirai che preferisco non pubblicare questi riferimenti. E cmq anche quel minimo del calo di disoccupazione nasce principalmente sia dagli incentivi ma soprattutto dall'abolizione dell'art. 18 per i nuovi assunti. Cos'è l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori? Una norma (che abbiamo solo in Italia) che dice che se un lavoratore viene licenziato ingiustamente può chiedere al giudice di essere reintegrato nel posto di lavoro.E finora ha funzionato che a meno che il lavoratore non abbia commesso reati contro il suo datore di lavoro (es rubare all'azienda)il giudice se lo stesso non faceva parte di licenziamenti collettivi lo reintegrava.L'Art. 18 voleva abolirlo già Berlusconi, ma i sindacati fecero una strenua opposizione portando in piazza milioni di lavoratori. Gli stessi sindacati che si sono dimostrati molto morbidi con Renzi e per non perdere completamente la faccia giunsero a un accordo che l'eliminazione dell'art. 18 vale solo per i nuovi assunti (per i quali in sostituzione della reintegrazione vi è una corresponsione in danaro da parte del datore di lavoro,un certo numero di mensilità).Sia chiaro io sono sempre stato contro l'art. 18 pur essendo un dipendente, se si rompe il rapporto di fiducia tra dipendente e datore di lavoro è meglio che quest'ultimo versi al dipendente un tot in denaro e se ne liberi. Tuttavia per com'è fatta la legge il rimedio è stato peggiore del male.Infatti tutte le grosse Aziende vogliono avere tutti i dipendenti uguali sotto il profilo di licenziabilità, attuando i giochetti si cui ti parlo:poi una volta fatto il giochetto,già che ci sono,eliminano anzianità e livelli.Andiamo verso più occupazione e meno (o zero) diritti per i lavoratori.Ma di questo non dò la colpa a Renzi o Berlusconi: obiettivamente se non investiamo in alta tecnologia come fanno gli altri paesi europei e i nostri lavoratori fanno gli stessi lavori dei lavoratori rumeni o cinesi (vedi alla voce globalizzazione)per avere occupazione non possiamo che essere senza diritti.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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view post Posted on 24/2/2016, 17:52     +1   -1
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CITAZIONE (Mario P68 @ 24/2/2016, 15:53) 
E cmq anche quel minimo del calo di disoccupazione nasce principalmente sia dagli incentivi ma soprattutto dall'abolizione dell'art. 18 per i nuovi assunti. Cos'è l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori? Una norma (che abbiamo solo in Italia) che dice che se un lavoratore viene licenziato ingiustamente può chiedere al giudice di essere reintegrato nel posto di lavoro.E finora ha funzionato che a meno che il lavoratore non abbia commesso reati contro il suo datore di lavoro (es rubare all'azienda)il giudice se lo stesso non faceva parte di licenziamenti collettivi lo reintegrava.L'Art. 18 voleva abolirlo già Berlusconi, ma i sindacati fecero una strenua opposizione portando in piazza milioni di lavoratori. Gli stessi sindacati che si sono dimostrati molto morbidi con Renzi e per non perdere completamente la faccia giunsero a un accordo che l'eliminazione dell'art. 18 vale solo per i nuovi assunti (per i quali in sostituzione della reintegrazione vi è una corresponsione in danaro da parte del datore di lavoro,un certo numero di mensilità).Sia chiaro io sono sempre stato contro l'art. 18 pur essendo un dipendente, se si rompe il rapporto di fiducia tra dipendente e datore di lavoro è meglio che quest'ultimo versi al dipendente un tot in denaro e se ne liberi. Tuttavia per com'è fatta la legge il rimedio è stato peggiore del male.Infatti tutte le grosse Aziende vogliono avere tutti i dipendenti uguali sotto il profilo di licenziabilità, attuando i giochetti si cui ti parlo:poi una volta fatto il giochetto,già che ci sono,eliminano anzianità e livelli.Andiamo verso più occupazione e meno (o zero) diritti per i lavoratori.Ma di questo non dò la colpa a Renzi o Berlusconi: obiettivamente se non investiamo in alta tecnologia come fanno gli altri paesi europei e i nostri lavoratori fanno gli stessi lavori dei lavoratori rumeni o cinesi (vedi alla voce globalizzazione)per avere occupazione non possiamo che essere senza diritti.

Vero, sono d'accordo su tutto. Infatti pure secondo me andava abolito l'articolo 18, se no nessuno assumeva più e nessuno investiva più in Italia perchè non conveniva

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 25/2/2016, 16:00     +1   +1   -1




Il problema erano (e rimangono) i giudici, non l'art.18. Quando si reintegrano sabotatori di linea di montaggio, fancazzisti assenteisti cronici, la colpa non è dell'art.18; ed ecco che i datori di lavoro sono andati a nozze. Vogliamo fare gli americani ma non abbiamo la loro "cultura", noi siamo i soliti furbastri beceri.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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Mario P68
view post Posted on 25/2/2016, 18:38     +1   +1   -1




No caro Pacifista la colpa è dei sindacati e di tutta la cultura sindacale di difesa dei nullafacenti. Ti racconto un fatto VERO. Io lavoro nella Pubblica amministrazione e una decina di anni fa il mio lavoro,come quello di tanti miei colleghi,era di inserire pratiche a terminale. Nelle 7 ore di lavoro ognuno di noi inseriva mediamente dalle 60 alle 100 pratiche (dipendeva sia dalla difficoltà della pratica sia dalla velocità personale). Un nostro collega digitava normalmente 3 (tre) pratiche nelle 7 ore, di cui se vuoi sapere anche l'orientamento politico,Rifondazione Comunista. L'Amministrazione,che poteva vedere da remoto quanto ognuno di noi lavorava,voleva licenziarlo. I sindacati hanno fatto un macello sostenendo che i lavoratori non possono essere controllati per nessun motivo nè tanto meno essere valutati sulla base della quantità di lavoro svolto (e come li valuteresti allora??). Poi questo Tizio ha dato le dimissioni. Ma ai tempi c'era una legge che se entro un anno chiedevi di rientrare l'Amministrazione Pubblica era COSTRETTA a riassumerti. Così fu. Il Tizio, su pressione della moglie,dopo circa 10 mesi chiese di rientrare. Ma per Nostra Fortuna, dopo appena 2 mesi ripresentò le dimissioni. Ricordo ancora che il Dirigente di allora ritirò con scatto felino il foglio con le dimissioni firmate e distrusse davanti a lui il tesserino aziendale. Immagina se questo Tizio lavorasse ancora con noi come saremmo contenti.....

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 26/2/2016, 16:25     +1   +1   -1




Se l'amministrazione si fosse opposta fermamente alla riassunzione, il giudice l'avrebbe comunque costretta a riprendersi il fancazzista. Ovvio che il sindacato faccia casino, è il suo mestiere, ma i giudici dovrebbero decidere secondo giustizia prima che secondo la legge (comunque interpretata a piacimento).

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 20/3/2016, 09:30     +1   +1   -1




ANCORA CON LE SUCCESSIONI (ESPROPRIO PROLETARIO)

La nuova imposta sulle successioni e donazioni prevede delle franchigie (cioè delle soglie esenti da tassazione) molto più basse rispetto alle attuali soglie e un innalzamento delle aliquote per tutti i contribuenti, anche qualora chi erediti sia il coniuge o il figlio. Non solo: se il valore dell’eredità supera 5 milioni di euro, le aliquote arrivano anche al 45%. Visto l’aumento delle tasse sulla successione, occorrerà valutare se conviene di più fare una donazione diretta o indiretta in vita della casa. Vediamo i nuovi aumenti delle tasse nel dettaglio.

NUOVA TASSA DI SUCCESSIONE

La base imponibile della nuova imposta di successione sarà sempre costituita dal valore complessivo dell’eredità. L’ammontare della tassa, però, si determinerà applicando le seguenti aliquote:

7%: per il coniuge ed i parenti in linea retta (genitori e figli), con una franchigia massima di 400.000 euro (vuol dire che il tributo si paga sul valore che eccede questa soglia). Attualmente, l’aliquota è al 4%, e la franchigia a un milione di euro;
8%, per fratelli e sorelle, con una franchigia di 100.000 Euro; attualmente, l’aliquota è al 6%, e la franchigia è uguale;
10%, senza franchigia, per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado; attualmente la franchigia è pari al 6%;
15%, senza franchigia per gli altri soggetti; attualmente la franchigia è pari all’8%.
Ma le novità non finiscono qui: se il valore del patrimonio ereditario supera i 5 milioni di euro, le aliquote saranno pari al:

21%, per coniuge, genitori e figli;
24%,per fratelli e sorelle;
30%, per tutti gli altri parenti sino al 4° grado;
45%, per gli altri soggetti.
VALORE DELL’ASSE EREDITARIO

Il valore del patrimonio ereditario viene determinato non solo in base a conti correnti, depositi, ed a tutti i beni mobili del defunto, ma anche in base agli immobili posseduti.

In particolare, il valore degli immobili ai fini dell’imposta sulla successione si calcola in questo modo:
rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicata per uno dei seguenti coefficienti:

110, per la prima casa;
120, per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (esclusi A/10 e C/1);
140, per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B;
60, per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D;
40,8, per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E.
Il valore dei terreni non edificabili si determina moltiplicando per 90 il reddito dominicale già rivalutato del 25%.

IMPOSTE SU IMMOBILI EREDITATI

Non dimentichiamo, poi, che l’imposta sulle successioni non è l’unica tassa da pagare quando si eredita un immobile: devono essere effettuate, in questo caso, anche le volture catastali e saldate le imposte ipotecarie e catastali. Tra l’altro, mentre la dichiarazione di successione può essere presentata entro 1 anno dal decesso, e la relativa imposta è liquidata dall’Agenzia delle Entrate entro 3 anni, le imposte ipotecarie e catastali (la prima pari al 2%, e la seconda all’1% del valore dell’immobile) devono essere liquidate prima della presentazione della dichiarazione di successione. Delle eccezioni sono previste per la prima casa. Non dovrebbero essere previsti ritocchi al rialzo per tali imposte.


http://quifinanza.it/tasse/eredita-aumenta...e-novita/56826/

Anche questo è Renzi.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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view post Posted on 20/3/2016, 11:08     +1   -1
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A parte il fatto che questo è un altro discorso, quanto poi mi sembra pure giusto............le tasse mettiamole su queste cose qua, ad esempio le cose comodamente ereditate invece di quelle conquistate col sudore della fronte. Approvo!

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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il pacifista delle tenebre
view post Posted on 21/3/2016, 16:42     +1   +1   -1




Non sono d'accordo. Ci sono infinite situazioni per le quali TU puoi impiegare capitali su un qualcosa che è di famiglia (non dello stato) anche se non hai titolo di proprietà; nel momento in cui erediti, dopo aver speso magari migliaia di euro, ti trovi a dover pagare il pizzo a queste luride canaglie. E' il trionfo del parassitismo rosso, dell'invidia e del livore del fancazzista nei confronti di chi ha sempre lavorato e magari risparmiato duramente.

Edited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 22:14
 
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