30 anni fa, nel 1986, l’Italia era campione del mondo di calcio in carica, il Presidente della Repubblica era Francesco Cossiga e se andavi al cinema potevi vedere film come Platoon, Stand by me, 9 settimane e ½ e Daunbailò.
30 anni fa, nel 1986, Silvio Berlusconi comprava l’AC Milan, lo Space Shuttle Challenger esplodeva in fase di decollo uccidendo 7 astronauti, Madonna cavalcava le classifiche con Papa don’t preach e dietro di qualche posizione Mango cantava Lei verrà.
30 anni fa, nel 1986, precisamente il 30 aprile, ci fu il primo collegamento internet italiano ad opera di alcuni pionieri del Cnr di Pisa (Cnuce).
Gli sforzi di Stefano Trumpy, Luciano Lenzini, Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani misero il seme di quella che sarebbe stata una vera rivoluzione nel campo delle comunicazioni in Italia, come nel resto del mondo.
La notizia, purtroppo, trovò poco spazio sulle pagine dei quotidiani nazionali, che in quei giorni erano concentrati nel raccontare del disastro nucleare di Cernobyl.
30 anni di Internet hanno cambiato completamente il nostro modo di vivere e di comunicare, hanno introdotto neologismi e modi di dire, hanno cambiato (almeno un po’) questo paese.
Ecco la lista delle trenta cose che internet ci ha insegnato in questi 30 anni:1. Esiste un tutorial per tutto, anche per imparare a camminare.
2. C’è sempre uno con i tuoi stessi dubbi da qualche parte nel mondo, o in qualche forum o su Yahoo Answer.
3. Il termine fastidioso ha un nuovo sinonimo: pop-up.
4. Prenotare un viaggio in aereo costa meno di uno skipass.
5. Inglesismi/neologismi irritanti: uploadare, back-uppare, “te lo linko”, embeddato, twittare, cuorare, “te lo forwardo”, ciaone. (L’ultimo non centra ma è irritante comunque).
6. Essere stalker non è mai stato così facile.
7. Era meglio quando il postino suonava due volte, piuttosto che aprire la posta elettronica e avere trecentocinquantasette mail da scaricare. Tutte con allegati pesantissimi.
8. Sia lodato WeTransfer, sempre sia lodato.
9. “Chiedere l’amicizia” è il nuovo modo per provarci spudoratamente.
10. Non serve più giocare al Totocalcio, prima o poi saremo sempre i millesimi a cliccare in un sito serio e vinceremo 1.000.000€.
11. Gattini, gattini ovunque.
12. Già il lunedì era difficile, poi sono arrivate le email spam che mi chiedono se ho già fatto il test di gravidanza o mi dicono che ragazze russe mi vogliono incontrare (o tutte due le cose insieme: ragazze russe che mi contattano perché devono fare il test di gravidanza).
13. Siamo tutti dobermann…dietro una tastiera.
14. La gioia di chiamare e videochiamare con Skype senza spendere un euro.
15. Dare un senso al #, anche se non si è musicisti.
16. Basta guance rosse e testa bassa con l’edicolante per comprare i giornaletti hot.
17. Inutile aumentare i gigabyte di internet per il traffico telefono, saranno sempre troppo pochi.
18. “Chissenefrega di lauree in medicina e specializzazioni, prima di andare dal medico cerco su Google”
19. Parlare con gli sconosciuti: dalle chat a chatroulette.
20. Una volta se non trovavi più banconote e monetine guardavi in lavatrice, oggi se non trovi i tuoi soldi, guardi fuori dalla finestra e aspetti che arrivi il fattorino con il pacco di Amazon.
21. Da qualche parte c’è una ricetta che usa gli ingredienti che ti sono rimasti nel frigo; fossero anche aglio, succo ACE e mortadella.
22. Paese che vai, buontempone che fa photobombing alla macchina per la Google Maps Street View che trovi.
23. Videogiocare online.
24. The dark side of Gasparri (se mai ce ne fosse stato bisogno)
25. La fiera dell’illegalità: Napster, Megavideo, eMule…
26. Leggere una qualsiasi notizia su un qualsiasi sito equivale a “è vero perché l'hanno detto in tv” dei nostri nonni.
27. Le grafiche del web 1.0: qualcuno prima o poi verrà processato per l’immane indecenza.
28. Il diario segreto si è trasformato in avere un blog.
29. Niente più storie romanzate o bugie durante una cena con amici, c’è sempre qualcuno che controlla se stai dicendo la verità facendo una ricerca sul web.
30. Non andare più in biblioteca, “tanto c’è Wikipedia”.
Comunque, dopo 30 anni di Internet, se vi guardate intorno, se guardate bene, una cosa è certa: siamo tutti dentro. Sempre.
Altro che la droga del cartello di Medellìn.
Tratto da: https://it.celebrity.yahoo.com/post/143430...no-imparato-gliEdited by *La Guerriera della Luce - 27/5/2016, 14:43
