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L'isola NON abitata più piccola del mondo (in Italia)

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Mario P68
view post Posted on 10/6/2016, 20:35     +1   +1   -1




E' Strombolicchio, di appena 3000mq (avete letto bene 3000 metri quadrati). Io ancora mi chiedo: ma come si fa a dare il nome a uno scoglio?
P.s. E' la più piccola del mondo secondo me: se qualcuno ne conosce di più piccole ben venga




Strombolicchio (dal siciliano, piccola Stromboli) è una piccola isola vulcanica delle Isole Eolie. Ha un'estensione di appena 3000 metri quadri ed è posta a circa un chilometro e mezzo (poco meno di un nmi) a nord-est di Stromboli, rappresentando così il punto più settentrionale dell'intera Regione Siciliana.
L'isola è caratterizzata da ripide scogliere a picco sul mare, ed è totalmente priva di acqua e di terreno coltivabile, pertanto non adatta ad essere abitata. Ospita però due specie (una animale, l'altra vegetale) in via di estinzione. È inoltre sede di un faro alimentato ad energia solare.







Caratteristiche geologiche
Strombolicchio è un antico vulcano, le cui origini sono datate intorno a 200.000 anni fa,[2] e costituisce la prima fase nell'evoluzione geologica dell'intero complesso vulcanico di Stromboli, nonché una delle più antiche manifestazioni vulcaniche dell'Arco Eoliano.
Costituita da rocce di basalto, andesite ed augite, Strombolicchio è in effetti ciò che rimane dell'antico edificio vulcanico di Stromboli (mentre quello attuale data a circa 100.000 anni fa, dunque più recente).
In epoca antica il magma trovò nuove strade per salire in superficie attraverso la crosta terrestre, di conseguenza il sito delle eruzioni si spostò leggermente e l'edificio vulcanico di Strombolicchio smise di eruttare. Questo portò all'erosione graduale delle sue pendici, che scomparvero completamente, lasciando soltanto una torre di magma solidificato (più resistente agli agenti atmosferici), che inizialmente stava all'interno del condotto vulcanico. Tale tipo di formazione è detta neck, o spina vulcanica.


Flora e fauna
Le pendici di Strombolicchio sono di estremo interesse naturalistico, in quanto ospitano qualche decina di esemplari di granata rupicola (Bassia saxicola), un fiore a forte rischio di estinzione, presente, oltre che su Strombolicchio, sull'isola di Capri e in un'altra località della costa campana.
Altre piante presenti sono il garofano delle rupi (Dianthus rupicola), la violaciocca rossa delle rupi (Matthiola incana) ed il radicchio di scogliera (Hyoseris taurina). Nella parte sommitale vi sono inoltre l'euforbia arborea (Euphorbia dendroides) e l'efedra (Ephedra fragilis).
Gli animali più diffusi sono il geco comune (Tarentola mauritanica) e la lucertola delle Eolie (Podarcis raffoneae). Quest'ultima è un'altra specie a rischio di estinzione, in quanto è presente solo in altre tre stazioni nelle Eolie: lo Scoglio Faraglione di Salina, La Canna di Filicudi e alcune aree di Vulcano. Di tanto in tanto, inoltre, nidifica sull'isola il falco della regina (Falco eleonorae).
Le pareti sommerse di Strombolicchio, che scendono per circa 50 metri fino ad un fondale sabbioso, ospitano alghe incrostanti, spugne, anellidi marini, briozoi e gorgonie.
Dato l'interesse naturalistico, nel 1991 Strombolicchio è stata dichiarata Riserva naturale integrale, ma non sempre vengono effettuati i necessari controlli, sicché non è raro, d'estate, vedere sull'isola decine di turisti, laddove lo sbarco dovrebbe essere consentito solo per scopi scientifici.


Leggenda e storia
Secondo una leggenda tramandata dagli abitanti di Stromboli, Strombolicchio sarebbe il tappo del vulcano, lanciato in mezzo al mare durante una violenta eruzione.
Lo scoglio era originariamente alto 57 metri sul livello del mare,[1] ma quando iniziarono i lavori di costruzione del faro nel 1920 venne spianata la cima per realizzare una terrazza. I lavori furono ultimati nel 1926: l'altezza era ridotta a 49 metri e venne realizzata una scala di oltre 200 gradini per raggiungere il mare. Si attesero però 12 anni per inviare un farista a mettere in funzione e comandare il faro: ciò avvenne nel 1938.


Il faro
Come già accennato, fu ultimato nel 1926 e attivato nel 1938. Si tratta di una torre a base circolare alta circa 8 metri sopra un piccolo edificio; la lanterna è circondata dalla "galleria", ovvero la balconata di servizio. L'ottica è fissa e la sorgente luminosa è alimentata dall'energia solare tramite pannelli fotovoltaici. Nei primi anni era comandato da un farista, ma oggi è da tempo completamente automatizzato, gestito dalla Marina Militare italiana.







Tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Strombolicchio

Edited by *La Guerriera della Luce - 11/6/2016, 17:40
 
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