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Una società di malati immaginari, ma siamo più sani di quel che pensiamo

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view post Posted on 11/6/2016, 18:30     +1   -1
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"Per un'affezione che i medici guariscono coi loro farmaci, costoro ne provocano dieci in soggetti sani, inoculando quell'agente patogeno mille volte più virulento di qualunque altro microbo: l'idea di essere malati." (Marcel Proust)


"La medicina consiste nell'introdurre droghe che non si conoscono in un corpo che si conosce ancora meno." (Voltaire)





Uno dei problemi della nostra società è legato all’abuso dei medicinali, all’uso intenso che se ne fa di questi farmaci, con la speranza di migliorare la situazione; ma tutto ciò tende a renderci più consci delle nostre debolezze che dei nostri punti di forza.
Naturalmente in tutto ciò vi è il forte interesse delle lobby farmaceutiche, che ricordiamolo, sono tra le industrie più ricche al mondo! A loro di certo non interessa curare nessuna della nostre malattie, anzi, è nel loro interesse farci “ammalare” anche solo immaginariamente, e del resto ricordiamocelo, non siamo pazienti, bensì clienti o se preferite: malati immaginari.

Il grande Jean-Baptiste Poquelin (in arte Molière), nella commedia “Il malato immaginario” del 1673, scrisse quanto segue: “Quasi tutti gli uomini muoiono dei loro rimedi, non delle loro malattie.”, e pensate che a quel tempo non esistevano ancora i medicinali che abbiamo oggi e la pubblicità era ben lontana da quella che bombarda quotidianamente, oggigiorno, il nostro subconscio.
Siamo arrivati al punto in cui si sopravvaluta il rischio di ammalarsi e si sottovalutano le capacità di recupero dell’organismo, ed è così che focalizziamo l’attenzione su tutto ciò che può “andare storto”, e nella nostra immaginazione, al minimo sintomo, pensiamo sempre al peggio.
Consideriamo il corpo umano come un ricettacolo per ogni genere di malattia, e per la Legge di Risonanza... andremo ad attrarre proprio quelle situazioni di malattia! Tutto ciò è altamente tragicomico!

La lezione che tutti dovremmo apprendere, per abbattere questo consumo crescente di farmaci e non cadere nella trappola dei malati immaginari, è che il corpo umano è un meccanismo sorprendente robusto, capace di provvedere a tutti i suoi bisogni, cosa della quale, a quanto sembra, ne siamo poco informati. Ed è per questo motivo che permettiamo al dolore di intimidirci più del necessario.
E' un errore pensare al dolore come un fatto patologico: le sue funzioni sono piuttosto riconducibili al sistema di allarme preposto a informarci quando qualcosa non va. Una spia che si accende, come quelle delle macchine quando c’è un inizio di guasto al motore, e se non si interviene prontamente, se non si è in grado di interpretare quella spia, il guasto prima o poi sarà definitivo.

Lo stesso vale per il nostro corpo fisico, soltanto che noi, invece di renderci conto del messaggio che passa attraverso il dolore e ricercarne la causa, quasi tutti reagiamo cercando di annullarlo. Come? Naturalmente ricorrendo ai farmaci, la nostra società è satura di pillole e di medicinali senza obbligo di prescrizione medica. Pertanto non c’è da meravigliarsi che questa società si stia trasformando in una comunità di deboli e ipocondriaci, paurosi anche del più piccolo dolore e sempre pronti al peggio.
E purtroppo si sa che chi teme sempre il peggio, in un certo senso, non fa che invitarlo a manifestarsi: la Legge di Risonanza è una legge universalmente valida!

Sarebbe opportuno, invece di proteggere i nostri figli in delle sfere di cristallo, di insegnare loro e renderli consapevoli delle magnifiche risorse sulle quali può contare il nostro organismo, dei suoi meccanismi di allarme e difesa nei confronti delle aggressioni.
A tutti dovrebbe essere noto come nel corpo circolano straordinarie cellule il cui scopo è quello di individuare la presenza di organismi estranei e riferirne le coordinate al centro di controllo posto nel cervello, che a sua volta fa partire ordini precisi di combattimento alla volta del suo esercito di cellule di difesa. Queste si precipitano nel luogo dove è avvenuta l’invasione e la combattono con tutte le armi chimiche (niente a che fare con quelle usate in campo militare!) a disposizione, eliminando la maggior parte delle infezioni e delle proliferazioni anomale. Purtroppo questo meraviglioso sistema può essere annullato dai medicinali più comuni, che prendiamo convinti erroneamente di evitarci ulteriori sofferenze. Avete visto come siamo intelligenti?

Tra le cose più essenziali per il futuro di una società “sana”, c’è sicuramente quella riguardante la rieducazione sanitaria: informazioni sui meccanismi interni ed esterni di difesa contro le malattie e i loro effetti; istruzioni sugli effetti negativi del panico e della ritirata di fronte al male, sull’importanza della fiducia nella guarigione, nel recupero, nella rigenerazione, sul bisogno di collaborazione tra medico e paziente, sul significato dei meccanismi di cura intrinseci al corpo umano e sulle modalità per permettere loro di agire nelle migliori condizioni.
Ma soprattutto una rieducazione al concetto che ogni atteggiamento mentale può avere un effetto negativo o positivo sui vari aspetti della salute. Smettiamola di sembrare degli zombie malati immaginari e rendiamoci conto che siamo più sani di quel che pensiamo!







Tratto da: www.tragicomico.it/societa-malati-i...l-che-pensiamo/

Edited by *La Guerriera della Luce - 11/6/2016, 20:41
 
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