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La Consulta dà il via libera: sì al cognome materno per i figli nati nel matrimonio

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Mrs Hope
view post Posted on 9/11/2016, 19:33     +1   +1   -1




Accolta la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova. Il caso è quello di un bambino, figlio di una coppia italo-brasiliana, a cui i genitori vogliono aggiungere a quello paterno, anche il cognome materno. Il verdetto segna svolta, visto che risale a quasi 40 anni fa la prima proposta in Parlamento per poter dare ai figli il cognome della mamma.

Giustizia è fatta, se così si può dire: perché le madri potranno dare il proprio cognome ai loro figli. È arrivato ed era atteso il via libera a questa rivoluzione da parte della Consulta: i giudici hanno dichiarato incostituzionale l’automatica attribuzione del cognome paterno prevista dall’attuale sistema normativo, quando i genitori intendono fare una scelta diversa.
“La Corte costituzionale – si legge nella della Consulta – ha accolto oggi la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova sul cognome del figlio. La Corte ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori”. Il caso è quello di un bambino, figlio di una coppia italo-brasiliana, a cui i genitori vogliono aggiungere a quello paterno, anche il cognome materno.

Risale a quasi 40 anni fa la prima proposta in Parlamento per poter dare ai figli il cognome della mamma.
L’avvocato Susanna Schivo, legale della coppia, aveva definito “all’evidenza irragionevole” l’attuale sistema. Un principio che non è sancito da una norma specifica, ma che si ricava da disposizioni regolatrici diverse, a cominciare da alcuni articoli del codice civile. Quanto sia superato lo dimostra, aveva fatto notare il legale, anche “la crescita di richieste” alle Prefetture di genitori che vogliono aggiungere ai propri figli il cognome materno. Sì perché questa è attualmente l’unica strada possibile che determinava “un’ingiustizia sostanziale”, visto che i prefetti decidono in maniera diversa, a seconda che ritengano meritevoli o meno di tutela i motivi alla base della richiesta.

Non è la prima volta che la Corte costituzionale si occupa della questione.
Lo aveva già fatto nel 2006 con una sentenza che fu “molto severa” sull’attribuzione automatica del cognome paterno, come ha ricordato in udienza il giudice costituzionale relatore Giuliano Amato. Allora la Corte disse che si trattava del “retaggio di una concezione patriarcale della famiglia“, “non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna”. Ma ritenne che la questione esorbitasse dalle proprie prerogative, perché se pure si fosse limitata ad accogliere la richiesta di escludere l’automatismo nei soli casi in cui i genitori manifestano una concorde diversa volontà, si sarebbero aperte una serie di opzioni che avrebbero richiesto l’intervento del legislatore. Questioni esemplificate così oggi da Amato: “Che succede se i genitori non sono d’accordo? L’accordo ci deve essere su tutti i figli o si esprime di volta in volta?”.
Per la Corte d’Appello di Genova però da quella sentenza del 2006 il quadro era cambiato, una condizione che giustificava un nuovo intervento della Consulta: c’è stata un’ordinanza della Cassazione nel 2008, è entrato in vigore il trattato di Lisbona che tra l’altro vieta ogni discriminazione fondata sul sesso, e la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia, ritenendo “discriminatoria verso le donne” e una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, l’inesistenza di una deroga all’automatica attribuzione del cognome paterno. I magistrati genovesi non avevano dubbi: quell’automatismo va cancellato perché è in contrasto con una serie di precetti costituzionali, a cominciare dal diritto all’identità personale e dal principio di uguaglianza e di pari dignità dei genitori. E il contrasto c’è anche con l’articolo 117 della Costituzione, che impone allo Stato di rispettare gli obblighi internazionali, come la Convenzione di New York sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna, ratificata nel 1985 dall’Italia.


Tratto da: www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/08...imonio/3177650/


Cosa ne pensate di questo articolo? Secondo voi il poter dare ad un figlio anche il cognome materno è un passo in più verso l'effettiva uguaglianza tra i sessi?

Edited by *La Guerriera della Luce - 9/11/2016, 21:33
 
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view post Posted on 10/11/2016, 11:46     +1   +1   -1
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INTJ, Sigma female

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Secondo me è un'ottima cosa, un passo in avanti verso l'effettiva uguaglianza dei sessi.

Dovrebbero anche aggiungere la possibilità, compiuti i 18 anni, di cambiare cognome eventualmente, cioè dare la possibilità al figlio di scegliere se avere il cognome paterno, quello materno oppure entrambi.perfetto!

Edited by *La Guerriera della Luce - 10/11/2016, 12:12
 
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Mrs Hope
view post Posted on 10/11/2016, 15:57     +1   +1   -1




Anche per me è un passo avanti, però prima di pensare ai cognomi dovrebbero pensare di migliorare la situazione femminile anche in altri sensi...e poi, ma perché questa cosa deve valere solo per i figli nati nel matrimonio? Chi ha i genitori non sposati è un figlio di serie B?

Non fraintendete, penso che questa norma sia un'ottima cosa, però qualche perplessità me la lascia comunque.

Edited by *La Guerriera della Luce - 10/11/2016, 15:59
 
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Mario P68
view post Posted on 11/11/2016, 18:37     +2   +1   -1




Io sono per la parità,quindi per me va bene. Però pensate cosa succederebbe se ogni figlio ha 2 cognomi, quello del padre e quello della madre.Alla prima generazione una persona ha 2 cognomi, alla seconda 4, alla terza 8 e alla quarta già 16 cognomi. E se invece si mettesse l'automatismo (ma modificabile dalla persona)che le donne assumono il cognome della madre e gli uomini quello del padre?

Edited by *La Guerriera della Luce - 11/11/2016, 20:48
 
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Mrs Hope
view post Posted on 11/11/2016, 19:14     +1   +1   -1




Non so come funzionerà perché non ho trovato niente in merito, ma per ovviare a quello che dici si potrebbe fare come in Spagna: i figli prendono il primo cognome del padre e il primo della madre, (nell'ordine deciso dalla coppia) e così sono sempre due, non quattro, otto o sedici.

Edited by *La Guerriera della Luce - 11/11/2016, 20:49
 
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Mario P68
view post Posted on 12/11/2016, 08:51     +2   +1   -1




Non sapevo che in Spagna funzionasse così, evidentemente sono più avanti di noi:è un buon sistema.

Edited by *La Guerriera della Luce - 12/11/2016, 09:27
 
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c'è un pacco per te
view post Posted on 25/2/2018, 22:25     +1   +1   -1




quindi in teoria posso cambiare cognome e scegliere quello materno... o sbaglio

Edited by *La Guerriera della Luce - 25/2/2018, 23:00
 
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6 replies since 9/11/2016, 19:33   660 views
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